Gli ‘underdog’, così gli americani chiamano chi parte con il pronostico a sfavore. Charles De Ketelaere e Andrea Belotti sono due di loro, perché, anche se per motivi diversi, vengono da una stagione deludente con l’obiettivo in questa, quello di riscattarsi. E se il detto ‘chi ben comincia è a metà dell’opera’ è vero, ecco che la prima giornata della Serie A ha dato delle indicazioni precise.
È ora di riscatto
Il trequartista belga per provare a rinascere è dovuto migrare, non troppo lontano da Milano, ma comunque dove le pressioni di un acquisto dal Bruges per 32 milioni più tre di bonus non si facevano sentire. Belotti, invece, nonostante a inizio mercato fosse cercato dalla Salernitana, alla fine è rimasto, un po’ per incapacità della Roma di trovare due attaccanti a stretto giro e poi perché strada facendo nel ritiro estivo ha dimostrato di poter essere utile alla causa. E una prima riprova Mourinho l’ha avuta già domenica con la doppietta contro chi a giugno lo cercava.
Il Gallo ha cantato due volte
Due reti che sarebbero potute essere addirittura tre se il Var non avesse annullato il primo gol per un fuorigioco millimetrico. Ma tanto basta ora al Gallo per tornare a sorridere dopo un anno che di sorrisi ne ha contati pochi. Esattamente quattro, come le reti della passata stagione, di cui tre in Europa e una in Coppa Italia, ma nessuna in campionato. Per questo la doppietta dell’Olimpico ha un valore importante, perché spezza un digiuno che in Serie A durava da oltre un anno, più precisamente da 34 giornate, con gli ultimi gol segnati il primo maggio del 2022 all’Empoli.
Ora può rinascere, anche se molto probabilmente avrà la concorrenza di Duvan Zapata, in arrivo dall’Atalanta. Il nuovo Gallo, però, l’aveva già messo in conto e per ora si accontenta di aver potuto svolgere un’intera preparazione senza intoppi, a differenza della scorsa che praticamente non fece. Poi si impegnerà a rendere la vita il più difficile possibile a Mourinho per guadagnarsi non solo un posto nella Roma, ma anche in nazionale visto il nuovo corso con Luciano Spalletti come nuovo ct.
Primo squillo dal Belgio
Tanto da dimostrare, come dicevamo, ha anche De Ketelaere. A differenza di altri investimenti importanti (vedi Tonali e Leao), questa volta il Milan ha deciso di non aspettarlo, provando a farlo rinascere lontano da Milanello. Se sia stata la scelta giusta è presto per dirlo, ma il gol all’esordio da subentrato e le tre chance nette che lo hanno messo sempre nel vivo dell’azione sono sicuramente un buon biglietto da visita. Affrettato dire se sarà il nuovo Ilicic, sicuramente è un giocatore che per qualità a Gasperini piace da matti, ma dovrà lavorare tanto ancora sulla testa del calciatore. Perché nei quasi 1500 minuti in 40 presenze con i rossoneri dello scorso anno, il motivo principale per cui la casella dei marcatori è rimasta sempre vuota è più caratteriale che tecnico.
Una cosa è certa: Mourinho e Gasperini si ritrovano in mano due scommesse che, se si dimostreranno vincenti, possono far scoperchiare il banco della Serie A.