La Juventus di Thiago Motta, forte delle ultime buone prestazioni e la vena ritrovata di Vlahovic cerca il secondo successo consecutivo nella nuova Champions League su un campo difficile, quello dei tedeschi del Lipsia, terzi in Bundesliga dietro al Bayern Monaco e all’Eintracht Francoforte.

La squadra di Marco Rose – molto equilibrata e ben organizzata con giocatori di livello internazionale – ha bisogno urgente di punti per l’obiettivo qualificazione dopo la sconfitta all’esordio contro l’Atletico Madrid.

La gara si gioca alla RB Arena, tra due compagini che non si sono mai affrontate. Tra l’altro i bianconeri sono la prima avversaria italiana che sfida il Lipsia in Champions e solo la terza nelle Coppe Europee dopo la Roma e l’Atalanta.

Il dato negativo che riguarda la Juve è che ha perso quattro delle ultime cinque trasferte in Champions ma dopo la vittoria per 3-1 all’esordio contro il Psv Eindhoven, Thiago Motta potrebbe diventare il terzo allenatore della Juve a vincere le prime due gare della Champions, dopo Marcello Lippi (1995) e Fabio Capello (2004).

Si confronteranno due squadre sulla carta decisamente offensive, simili per certi versi e che concedono molto poco agli attacchi avversari con due delle migliori difese d’Europa.

La Juve in stagione ha subito un solo gol contro il Psv e ancora nessuno in Serie A, mentre il Lipsia ha incassato solo due reti in campionato, nella vittoria 3-2 ai campioni in carica del Bayer Leverkusen.

Marco Rose dovrà ancora fare a meno dello sloveno Kevin Kampl, infortunato come Elmas, Ouedraogo e Schlager, ma non rinuncerà al suo schema – il 4-2-2-2 – con l’ungherese Gulacsi tra i pali e la difesa composta da Orban e Lukeba al centro e due esterni Geertruida e Raum.

In regia Haidara e Vermeeren, con Christoph Baumgartner che agisce in un ruolo a metà tra il regista e il trequartista e Xavi Simons con il compito di inventare gioco. In attacco il belga Lois Openda e Benjamin Sesko in grandissima condizione.

Thiago Motta da parte sua dopo il netto 3-0 al Genoa, vuole continuare a fare gol senza subirne affidandosi a Vlahovic in attacco, dopo la doppietta in campionato, affiancato da Yildiz e uno tra Nico Gonzalez e Francisco Conceicao, con McKennie asso nella manica del tecnico. Poi l’ex atalantino Koopmeiners giostrerà alle spalle dell’unica punta, supportato in mezzo al campo da Kephrem Thuram o Douglas Luiz e Manuel Locatelli, con Fagioli pronto a subentrare. In porta torna Di Gregorio con Bremer e Gatti centrali, Cambiaso a sinistra e Kalulu a destra.