Miami ha una nuova stella

Stiamo assistendo ad nuova giovinezza per Lionel Messi da quando è approdato all’Inter Miami. Da solo un mese nel suo nuovo percorso, è già beniamino di una città, della squadra e di tutti i tifosi e i simpatizzanti del team di Miami.  Il rettangolo di gioco è diventato il suo palcoscenico ora più che mai e stelle del cinema, dello sport e del mondo della musica non mancano a trascorrere piuttosto che al cinema quei 90 minuti live a bordocampo come se fossero a Broadway.

Il debutto americano

Ma non è solamente il suo prestigio ad avergli spianato la strada della popolarità americana perché una leggenda non smette mai di esserlo. In sole sei partite ufficiali disputate dal suo arrivo, Messi ha già all’attivo nove reti. Il percorso che lo sta vedendo protagonista al momento è quello che l’Inter Miami sta affrontando nella Leagues Cup e l’arrivo della superstar è stato fondamentale per trascinare il club dapprima ai playoff, alle semifinali poi e da stanotte garantito l’accesso alla finale che si terrà il 20 agosto contro Nashville.

Messi è andato a segno in ogni partita, compresa la semifinale di stanotte. In alcune gare il gol ha solo completato lo spettacolo, una rete per il pubblico, per i fotografi e per il web che sta letteralmente impazzendo a seguire La Pulce nel suo sogno americano. Altre reti, invece, sono state decisive, quelle per cui serve la presenza di un uomo chiave in campo che sappia sbloccare la partita e consegnare la vittoria al suo team: in quei casi Messi finora c’è stato.

Uno di questi è stato il primo match dal suo arrivo nel quale l’Inter Miami era in stallo sull’1-1 fino ai tempi di recupero del 90’ e il fischio finale sarebbe arrivato di lì a secondi, se non fosse che c’era una punizione da battere per la squadra di Miami, l’ultima chance a disposizione. E, come nei migliori film biografici sulle stelle dello sport, Messi segna al suo esordio americano, nel recupero, portando la sua nuova squadra alla vittoria, su punizione e con un gesto tecnico da videogames. Ed è subito Messi mania.

Missione Arabia

L’antagonista per eccellenza della Pulce, il suo Joker, quello con cui si è conteso tutto negli ultimi anni, l’altra figura che ha vinto tutto, ha dimostrato tutto e che continua a non accontentarsi, qualsiasi sia il percorso che decide di intraprendere, non ha di certo bisogno di ulteriori presentazioni. Cristiano Ronaldo è stato precursore anche nell’ultima tendenza che sta dilagando e minacciando il bel calcio europeo, quel calcio di cui lui è stato padrone e dove ha dimostrato, senza ulteriore necessità di farlo, che la stoffa di chi può far la differenza non è una qualità passeggera della partita fortunata, ma fa parte dei grandi campioni.
Così, scegliendo l’Arabia dal dicembre 2022 ed esordendo poi nella Saudi Professional League da gennaio 2023, ha di fatto aperto la pista araba al calcio europeo, senza timore di rinunciare ai trofei per club più ambiti al mondo, di non mettersi in mostra per la convocazione in nazionale e di rinunciare a giocare nei club più celebri e blasonati insieme a compagni di estrema qualità. Ha scelto l’Arabia e ha indirettamente suggerito a tutti di andarci, di provare quella nuova realtà dove forse gli ingaggi da qualche decina di milione hanno sicuramente poi completato l’opera.

Ad oggi, soprattutto a partire da questa sessione estiva di calciomercato, la minaccia (per l’Europa) o la rinascita (per l’Arabia) del campionato arabo sta vedendo il suo massimo splendore e il trasferimento in quelle terre lontane (e tutti i comfort che ne derivano) sta diventando il trend di maggior tendenza nel calcio internazionale.

Precursore e lungimirante

Cristiano Ronaldo, da precursore anche in questo caso, ha resistito finora senza un così grande sostegno da parte del suo team, l’Al- Nassr, ma adesso, con i dovuti nuovi rinforzi, è riuscito ad aggiungere nella sua bacheca personale l’ennesimo trofeo di pregio, il primo che conta della sua avventura araba. Lo scorso sabato, infatti, si è portato a casa la sua prima Champions League araba, regalando questa gioia a tifosi tutti, compagni e club saudita, mettendoci ovviamente il suo zampino.
Battuto l’Al-Hilal di Milinkovic-Savic e di Koulibaly per 2 a 1, in una finale portata proprio da lui ai tempi supplementari con il gol del pareggio durante il secondo tempo e che è stata poi definitivamente chiusa nell’extra time, con un quasi ridicolo scherzo del destino, proprio dall’irriducibile attaccante portoghese.

Due destini, quelli di Messi e Ronaldo, che si incrociano fino alla parte conclusiva della loro carriera, pur non incrociandosi più sul campo di gioco, pur in due parti opposte del globo, ma che continuano a fare il loro cammino, come insigniti di un prezioso incarico da portar a termine. Probabilmente anche nella loro sfida più difficile, perché le difficoltà nei grandi club non mancano di certo, ma quando ci si ritrova a doversi caricare la propria squadra sulle spalle, senza un oggettivo supporto dei compagni in campo e in una terra ed un campionato completamente nuovi e sconosciuti, beh è lì che il vero campione tende a far uscire le sue qualità. E finora i due hanno saputo rispondere presente a pieni voti.