Per quanto con la 1a giornata di Champions League le italiane siano rimaste imbattute, nella 2a, adesso, bisogna iniziare a fare sul serio perché Inter, Milan e Lazio dovranno far qualcosa in più del pareggio d’esordio. Il Napoli è stato l’unico a vincere, anche se faticando, contro il Braga.

La sfida più dura in casa Napoli

Per la squadra di Garcia, ora, c’è l’esame più difficile perché al Maradona arriva il Real Madrid, ma soprattutto torna Ancelotti che lasciò il club di De Laurentiis nel 2019 dopo una vittoria per 4-0 a causa delle frizioni interne con la proprietà. A distanza di anni e nonostante uno Scudetto vinto, lo spogliatoio resta tuttavia caldo almeno all’apparenza, e a mettere in pena gli animi napoletani ci ha pensato il caso Osimhen.

Osimhen è l’arma in più

L’attaccante nigeriano continua comunque a fare il suo e nel migliore dei modi: in gol nelle ultime due giornate di Serie A, coincidenti con altrettante vittorie per gli uomini di Garcia, il cui avvio di stagione sta facendo comunque discutere. Il Napoli, intanto, ha vinto sette delle ultime otto partite della fase a gironi di Champions League, ma quando davanti hai il Real fare pronostici è impossibile.

Soprattutto con il recupero di Vinicius e un Bellingham così dominante, già a quota sei gol in Liga, più la rete all’esordio in Champions con i Blancos contro l’Union Berlino che ha regalato allo scadere la vittoria ai suoi.

La Lazio cerca stimoli in Europa

In Scozia, invece, cerca riscatto la Lazio di Maurizio Sarri. Il pari all’esordio contro l’Atletico Madrid con rete di Provedel in extremis, sembrava poter rappresentare l’elemento che avrebbe caratterizzato la svolta per la stagione biancoceleste. Invece in campionato sono tornati i soliti problemi, manifestati con il ko del weekend contro il Milan che ha dato via libera successivamente in conferenza stampa allo sfogo di Maurizio Sarri.

Romagnoli stringerà i denti e giocherà con una maschera protettiva per il volto e Immobile gestirà un affaticamento muscolare, ma sarà in campo per cercare di mantenere la striscia che vede i biancocelesti comunque imbattuti da sette partite nella fase a gironi della Champions. Di contro il Celtic di Brendan Rodgers non può ritenersi di certo soddisfatto dopo la sconfitta in avvio subita in casa del Feyenoord per 2-0 e cercherà di sfruttare già questo turno per assicurarsi di poter lottare almeno fino alla fine dei gironi.

L’Inter prova a convincere anche in Europa

Deve cambiare registro l’Inter che se in campionato viaggia a un ritmo incredibile con Lautaro Martinez assoluto protagonista, in Champions deve provare ad andar oltre il pareggio dell’esordio contro la Real Sociedad. Una prova spenta quella in terra basca con l’occasione di riscattarsi a San Siro contro il Benfica, in quella che almeno sulla carta dovrebbe essere la partita più difficile.

La condizione di Lautaro, però, fa dormire sonni tranquilli perché il poker segnato da subentrato nell’ultimo weekend di campionato è già storia e con i portoghesi tornerà titolare al fianco di Thuram per ricomporre la “ThuLa”. Gli ultimi quattro precedenti tra le due squadre, inoltre, dicono Inter favorita con tre successi e un pari che risale addirittura al 2004.

Scontro diretto per il Milan

Segno X, invece, che non si ritrova nelle gare in Europa tra Milan e Borussia Dortmund con cinque testa a testa che vedono i tedeschi avanti con un successo in più. Entrambe le squadre arrivano all’appuntamento con le rispettive vittorie in campionato, per un match chiave nella volata al secondo posto del girone. Perché se il Psg, vittorioso all’esordio proprio contro il Dortmund, sembra il designato principale alla vittoria del Gruppo F, ecco che a contendersi l’altro pass per la fase a eliminazione diretta saranno proprio i rossoneri con i tedeschi.

Per Pioli scelte quasi obbligate in mezzo al campo viste le assenze per infortunio di Bennacer, Krunic e Loftus-Cheek: spazio dunque a Reijnders, Musah e Pobega, con Adli che dovrebbe invece partire inizialmente dalla panchina.