Oggi, lunedì 20 novembre a Leverkusen, sarà l’Ucraina l’ultimo ostacolo dell’Italia verso la qualificazione diretta a Euro 2024, proprio in Germania. Il verdetto arriverà  in volata, ma grazie al successo degli Azzurri di Luciano Spalletti, in casa contro la Macedonia del Nord, è l’Italia a partire con un buon vantaggio.

Il 5-2 rifilato ai macedoni in uno Stadio Olimpico colorato d’azzurro permette infatti alla Nazionale di potersi presentare allo scontro diretto con l’Ucraina con due risultati su tre a disposizione: basterà infatti non perdere per volare a Euro 2024 e poter difendere così il titolo conquistato a Wembley.

Le due formazioni hanno entrambe 13 punti in classifica, ma l’Italia, in caso di arrivo a pari punti con l’Ucraina, è avanti in virtù del successo per 2-1 ottenuto a San Siro contro la squadra di Rebrov.

I precedenti

Per l’Ucraina la storia dei confronti con gli Azzurri inizia nel 1995 nelle qualificazioni a Euro ’96, e sono in tutto 9 i precedenti, con un bilancio di 7 vittorie e 2 pareggi per l’Italia, con 17 reti fatte e 4 subite. Considerando Leverkusen come campo neutro, i precedenti in questa tipologia di sfide parlano, invece, di una vittoria, proprio in Germania ad Amburgo al Mondiale 2006, e di un pareggio a febbraio dello stesso anno in amichevole a Losanna.

Se si considera, invece, il campo come impianto di casa dell’Ucraina in questo momento di guerra, i precedenti sono ancora più positivi: 3 vittorie in 3 gare, 6/1 le reti, tutte a Kiev. L’ultimo confronto diretto è andato in scena nella gara di andata a Milano il 12 settembre con il successo azzurro grazie alla doppietta di Frattesi per il 2-1 finale.

Le statistiche

La squadra di Spalletti con il rotondo successo con la Macedonia ottiene tre vittorie su tre gare disputate in casa. All’Olimpico, gli azzurri sfatano il tabù interno con la Nord Macedonia e centrano la prima vittoria in casa, dopo 1 pareggio e 1 sconfitta a Torino (2017) e Palermo (2022). I 5 gol segnati diventano il bottino più ampio di reti in una gara per l’Italia di Spalletti, anche se il 4-0 a Malta resta il risultato con maggior differenza reti.

Grande protagonista della sfida è stato Federico Chiesa alla prima doppietta in Nazionale, che gli consente di raggiungere quota 7 gol, come il papà Enrico. E’ mancato invece il ritorno al gol di Jorginho, che allunga la serie negativa dal dischetto con il terzo errore consecutivo nei 120′ regolamentari (il quarto contando anche i rigori dopo il 120′).

Le probabili mosse

Rispetto alla vittoria ottenuta contro la Macedonia del Nord, Spalletti riavrà a disposizione anche Giovanni Di Lorenzo, squalificato nell’ultima partita disputata all’Olimpico. Pochi i dubbi di formazione con il ct che deve sciogliere il quesito per l’attacco tra Raspadori e Scamacca come centravanti.

Ai loro lati confermati Chiesa e Berardi. A centrocampo potrebbe iniziare Frattesi al posto di Bonaventura, con Jorginho confermato in regia, e Barella dall’altra parte. In difesa confermata la coppia Gatti-Acerbi.

L’Ucraina, costretta a vincere, dovrebbe essere schierata dal ct Rebrov con il 4-2-3-1, affidando a Dovbyk il peso dell’attacco con il supporto sulla trequarti di Yarmolenko, Sudakov e Tsygankov. Konoplya e Mykolenko saranno gli esterni difensivi ai lati di Zabarnyi e Krivstov davanti al portiere Bushchan. In mezzo al campo giocheranno Stepanenko e Zinchenko per cercare di scardinare l’Italia.