Dalla Spagna alla Scozia, passando per Francia, Olanda, Inghilterra, Turchia, Albania, Belgio, Austria, Ungheria, Serbia, Danimarca, Romania, Svizzera, Slovacchia e Portogallo.
Sono già diciassette le nazionali qualificate ai prossimi europei di calcio. Stasera, poi, il match point dell’Italia che potrà permettersi contro l’Ucraina anche di pareggiare per centrare la qualificazione. Ma sono diverse le squadre ancora a caccia di un pass e che sperano nel playoff per giocarsi le ultime chance di qualificazione a marzo.
Gli scenari e i gruppi
Nel Gruppo A e B, ad esempio, Norvegia, Georgia e Grecia sono già certi di un posto al playoff, mentre nel Gruppo D è ancora tutto aperto nella corsa al secondo posto con il Galles che insidia la Croazia di Modric.
I britannici sarebbero qualificati in caso di vittoria contro la Turchia (già con il pass) e se i balcanici dovessero perdere con l’Armenia, spettatore comunque interessato perché vincendo potrebbe sperare ancora nel terzo posto per gli spareggi.
Apertissimo ancora anche il Gruppo E con la Polonia certa dei playoff, mentre alla Repubblica Ceca basta non perdere lo scontro diretto con la Moldavia per avere la matematica certezza del secondo posto.
Situazione simile nel Gruppo H, dove la Danimarca è qualificata come prima, mentre la Slovenia (ora seconda) volerà in Germania se non dovesse perdere contro il Kazakistan, terzo a un punto di distacco. Certi, invece, gli spareggi per la Finlandia. Nel Gruppo I si gioca solo per i playoff invece con Israele e Kosovo a contendersi il posto.
Come funzionano i playoff
Come detto sono 17 le squadre già qualificate, altre 4 ne arriveranno al termine delle partite che si disputeranno da qui fino a domani, mentre i restanti 3 posti saranno determinati dai playoff. Proprio su questi spareggi facciamo chiarezza: saranno disputati da dodici squadre che non sono riuscite a qualificarsi tramite il percorso classico.
Verranno suddivise in tre quadrangolari e si prenderanno in considerazione le migliori 4 classificate delle prime 3 Leghe della UEFA Nations League 2022/23. Pertanto l’Italia è già certa del paracadute nel caso non arrivasse la qualificazione tramite il proprio girone e lo stesso discorso vale per l’Ucraina: grazie alla qualificazione della Serbia, i prossimi avversari degli Azzurri (sarà un vero e proprio spareggio) rientrano nelle prime 4 squadre della Lega B, insieme a Bosnia e Finlandia.
Il quadrangolare sarà composto da sfide secche e per le semifinali giocheranno in casa le prime 2 classificate di ogni Lega con questi incroci: 1ª contro 4ª e 2ª contro 3ª. Le sedi delle finali verranno invece decise dal sorteggio. In caso di parità durante i tempi regolamentari si procederà a giocare 30 minuti supplementari ed eventuali calci di rigore.