C’è tanto in palio nel lunedì della trentacinquesima giornata di Serie A. La lotta per l’Europa e quella per non retrocedere, racchiusa in Salernitana-Atalanta (ore 18) e Udinese-Napoli (ore 20:45). Se la Salernitana ha ormai perso ogni possibilità di mantenere la massima serie, le altre tre squadre in campo hanno tutte qualcosa da giocarsi.

All’Arechi alle 18, la formazione di Gian Piero Gasperini cerca quei tre punti che le permetterebbero di agganciare la Roma a quota 60, forte della partita da recuperare. Per questo l’appuntamento con la Salernitana, ultimissima e fuori da ogni discorso salvezza, è di quelli dove non fallire.

Le statistiche più recenti sorridono alla Dea, che un anno e mezzo fa infliggeva ai granata una delle sconfitte più dure della sua storia in Serie A, battendo la squadra campana per 8-2 davanti al pubblico bergamasco, e mandando a rete ben sette giocatori differenti. Proprio in quell’occasione arrivò la prima doppietta di Ademola Lookman in maglia nerazzurra. Il nigeriano è anche uno dei giocatori più in forma dell’Atalanta nell’ultimo mese: da inizio aprile ha preso parte a ben quattro gol – una rete e tre assist. Se Lookman dovrebbe partire dall’inizio, fari puntati su Gianluca Scamacca. L’ex Sassuolo – chiaramente tutelato da Gasp in questa fase calda della stagione – viene da due panchine in campionato, prima delle quali aveva segnato in tre gare consecutive. Nel frattempo è arrivato anche il timbro europeo nella semifinale d’andata a Marsiglia. Insomma, non dovrebbe scendere in campo da subito, ma anche come subentrato Scamacca è una delle armi più pericolose di Gasperini.

Per quanto riguarda le probabili formazioni, l’Atalanta dovrebbe scendere in campo con il classico 3-4-3 e il terzetto Bonfanti-Hien-Djimsiti davanti a Carnesecchi; Pasalic e Adopo saranno affiancati da Hateboer e Bakker, mentre davanti Miranchuk, Touré e Lookman comporranno il tridente offensivo.

La Salernitana di Colantuono va verso il 4-2-3-1 con Costil in porta; il quartetto Zanoli-Fazio-Pirola-Bradaric in difesa; in mediana Coulibaly e Basic, mentre dietro all’unica punta Ikwuemesi agiranno Sambia, Vignato e Tchaouna.

Hanno tanto da giocarsi anche Udinese e Napoli, protagoniste del secondo e ultimo match di giornata. Gli ormai ex campioni d’Italia inseguono a distanza il treno per le coppe e con un finale di stagione ad alto livello possono ancora sperare di qualificarsi alla prossima Europa League. Dall’altra parte, i tre punti permetterebbero ai friulani – attualmente in diciottesima posizione -di agganciare Empoli e Frosinone a quota 32, rientrando pienamente nella sfida per la salvezza. Obiettivo tutt’altro che semplice, statistiche alla mano: negli ultimi quindici confronti in Serie A, infatti, sono soltanto due i punti raccolti dall’Udinese contro il Napoli (due pareggi e ben tredici sconfitte). Anche tornando alla stagione corrente, gli ultimi risultati dei bianconeri non incoraggiano: nelle sei gare precedenti a quella odierna, sono arrivati solo due punti per gli uomini di Fabio Cannavaro, subentrato due settimane fa a Cioffi proprio a causa del rendimento insufficiente. L’arma in più per i padroni di casa, oltre a un Lorenzo Lucca da otto reti in stagione, è Lazar Samardzic: il Napoli è l’unica squadra contro cui il classe 2002 ha siglato più di una rete in carriera.

Venendo alle formazioni, l’Udinese va verso il 3-4-2-1 con Ferreira, Bijol e Kristensen davanti alla porta difesa da Okoye; a centrocampo la diga formata da Ehizibue, Walace, Zarraga e Kamara, mentre Samardzic e Pereyra agiranno alle spalle di Lucca. Calzona conferma invece il 4-3-3 con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Cajuste a centrocampo dietro al tridente Politano-Osimhen-Ngonge.