Eccoci all’ultima giornata del campionato di calcio di Serie A, la 38esima, iniziata ieri con Cagliari-Fiorentina (2-3) e che si concluderà domenica 26 maggio con quattro gare da disputare.

Alcuni verdetti sono ancora da definire dopo lo scudetto all’Inter, la Champions certa per Milan, Bologna, Juventus e Atalanta, e con la retrocessione di Salernitana e Sassuolo.

C’è quindi da decidere quale sarà la terza squadra retrocessa, con Cagliari, Lecce e Verona già matematicamente salve, e con il terzo posto retrocessione che sarà deciso dalla corsa a tre tra il Frosinone a 35 punti, che domenica allo Stirpe affronterà l’Udinese che di punti ne ha 34, e l’Empoli fermo a 33 punti e obbligato a battere la Roma, già sicura del sesto posto, al Castellani.

L’altra questione da definire riguarda i posti in Europa. Dopo il successo in Europa League dell’Atalanta in finale con il Bayer Leverkusen, potrebbero essere sei le squadre italiane in Champions, con la Roma di De Rossi che spera di beneficiare del cadeau nerazzurro.

Per concretizzare questa opzione l’Atalanta non dovrà superare Bologna, impegnata a Marassi con il Genoa, e Juventus che giocherà in casa allo Stadium con il Monza, e restare in quinta posizione nel campionato di Serie A.

In caso contrario la Roma, già sicura della sesta posizione, davanti a Lazio e Fiorentina, giocherà anche il prossimo anno l’Europa League.

La formazione di Tudor invece grazie al pareggio di domenica a San Siro con l’Inter, si è assicurata la partecipazione almeno alla Conference League.

Per la qualificazione alle coppe europee è valido anche l’ottavo posto (Conference League) e anche il nono, ma solo se la formazione di Italiano vincerà la Conference.

In questo caso la nona piazza garantirà l’accesso alla Conference e per un posto sono in corsa il Torino a 53 punti che affronterà l’Atalanta di Gasperini a Bergamo domenica, e il Napoli, a 52 punti, impegnato al Maradona con il Lecce, già salvo. In caso di arrivo a pari punti tra gli uomini di Juric e quelli di Calzona, il Torino è avanti negli scontri diretti.