L’Italia torna protagonista in una fase a gironi di una competizione internazionale a 3 anni di distanza dal successo dell’Europeo giocato e vinto nel 2021.

Dopo due Mondiali saltati, è ancora una rassegna continentale a poter regalare gioie agli azzurri.

Dopo Roberto Mancini ora tocca a Luciano Spalletti provare a ripetere l’incredibile impresa culminata con il titolo di Wembley.

L’uscita amichevole contro la Turchia di Montella non è stata positiva: gioco lento, giocatori appesantiti e poca brillantezza. Spalletti ha detto che se lo aspettava, anche se – dopo uno 0-0 così scialbo – le preoccupazioni non mancano.

Il Gruppo B, in cui è stata inserita l’Italia, è durissimo e vede due big come Spagna e Croazia, oltre all’Albania pronta a fare da guastafeste.

L’11 luglio 2021 l’Italia superava l’Inghilterra ai rigori nella finale di Euro 2020 e conquistava il suo secondo titolo europeo: 1055 giorni dopo quel trionfo, inizia una nuova avventura per la Nazionale, che si è già radunata al Centro tecnico federale di Coverciano, per presentarsi ai nastri di partenza dell’europeo tedesco al meglio delle sue possibilità e pronta a stupire per uno storico bis, del resto la Germania porta bene agli azzurri.

Il raduno è hanno iniziato con una bella iniziativa, la visita dei n.10 campioni del mondo e Palloni d’Oro: Giancarlo Antognoni, Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Gianni Rivera, Francesco Totti, per essere tutti ‘numero 10’. Speriamo sia di buon auspicio.

Nella storia dell’Europeo l’Italia vanta 2 successi, nel 1968 e nel 2020 (2021), e due secondi posti, nel 2000 e nel 2012, oltre alla semifinale nel 1988 (per un virtuale 3° posto, non si giocò la finale di consolazione), e al 4° posto 1980.

Nel nuovo millennio, dal 2000, l’Italia è la squadra che ha raggiunto più finali (3, delle quali 1 vinta con l’Inghilterra nel 2021 e 2 perse con la Francia nel 2000 e con la Spagna nel 2012).

Sono in tutto 10 le partecipazioni degli Azzurri alla fase finale del torneo, delle quali 8 consecutive dal 1996 al 2024, dopo l’assenza del 1992.

Spalletti proverà a puntare sui giocatori che conosce meglio e su qualche novità.

Abbastanza scontate le gerarchie in porta con Gigio Donnarumma, portiere del Psg, titolare, e Guglielmo Vicario dopo l’ottima stagione con il Tottenham, suo secondo. Poi il portiere del Napoli Alex Meret.

Qualche problema il tecnico toscano lo avrà in difesa dopo i forfait per infortunio di Acerbi e Scalvini. Come centrali ci saranno Bastoni e Calafiori dopo la grande stagione al Bologna, con Buongiorno del Torino in rampa di lancio e con il romanista Mancini e il bianconero Gatti nelle retrovie.

Più scelta sugli esterni con i campioni d’Italia Dimarco e Darmian, oltre a Di Lorenzo che Spalletti ha portato allo scudetto con il Napoli, e Cambiaso e Bellanova.

A centrocampo Inter e Roma saranno protagonisti con Barella e Frattesi da una parte e Cristante e Pellegrini dall’altra, ma da tenere sott’occhio lo juventino Fagioli rientrato in azzurro. C’è poi la certezza Jorginho.

In avanti Scamacca e Retegui si giocheranno la maglia di attaccante centrale con Chiesa esterno e Orsolini con Raspadori ed El Shaarawy pronti a prendere posto nel tridente.

Guardando le avversarie la Spagna ha di gran lunga il miglior attacco (25 reti), mentre gli azzurri hanno la peggior difesa (1,1 reti subìte a partita). Da tenere in grande considerazione la squadra del ct Luis de la Fuente che è riuscita a trovare giocatori di talento e un’ottima intesa di squadra.

La Roja è riuscita a ripartire dopo l’eliminazione ai Mondiali con il Marocco negli ottavi di finale e vuole la rivincita contro l’Italia dopo la semifinale persa ai rigori di Euro 2020.

Il ct non potrà contare su Gavi dopo il grave infortunio, ma avrà Pedri, e un attaccante che in Italia conosciamo bene come Alvaro Morata, ma sono diverse le frecce dell’arco iberico come Carvajal, Navas, Dani Olmo e Oyarzabal a centrocampo, oltre a Ansu Fati e Yamal in avanti.

C’è poi da non sottovalutare anche la Croazia che potrebbe avere a Euro 2024 l’ultima occasione di vincere qualcosa con giocatori verso la fine della carriera, come Modric, che farà da guida per altri giocatori di livello come Gvardiol, Kovacic, Brozovic, Kramaric e Pasalic, ma attenzione anche ad Ante Budimir e Bruno Petkovic.

C’è poi una squadra che non ha intenzione di regalare niente: l’Albania allenata dall’ex Barcellona Sylvinho che può essere pericolosa visti anche i tanti giocatori che militano o hanno giocato in Serie A. Da Berisha a Strakosha, da Kastrati a Djimsiti, da Hysai a Ismajli, Veselj, Kumbulla, Asllani, Bajrami, Ramadani e Cuni.