Il Tour De France 2024 inizia la volata finale. Conclusa la seconda settimana e dopo il giorno di riposo, la carovana in terra di Francia si accinge ad affrontare le ultime sei tappe, con l’arrivo previsto a Nizza (e non a Parigi dove di solito si conclude, a causa delle Olimpiadi imminenti) domenica prossima.

Il percorso

Dopo il secondo giorno di riposo della Grande Boucle i corridori sono ripartiti per la 16esima tappa, da Gruissan a Nimes, altra occasione per i velocisti, con 188,6 km e un solo Gran Premio della Montagna di quarta categoria.

Per gli scalatori senza dubbio una giornata di riposo, praticamente tutta pianeggiante, prima del tappone di montagna di questo mercoledì con arrivo a Superdevoluy. Dopo il traguardo volante, si preannuncia la solita volata nel segno di corridori in cerca di abbuoni prima dell’unico Gran Premio della montagna.

Infine, gli ultimi 40 km quasi del tutto piatti e quindi perfetti per preparare la volata finale.

Senza dubbio le due frazioni sui Pirenei hanno sancito lo strapotere di Tadej Pogacar, dopo lo squillo di Vingegaard sul Massiccio Centrale che non ha dato gli effetti sperati.

Impresa Pogacar e gli avversari

Lo sloveno sembra lanciato verso il successo, che vale una storica doppietta Giro-Tour mancante dal 1998 con il successo di Marco Pantani. Il campione sloveno intanto ha battuto proprio un record del Pirata sulla salita di Plateau de Beill in cui non ha avuto rivali.

Sei tappe quindi al termine della corsa ma la maglia gialla dovrà fare attenzione in particolare alle ultime tre, con due tappe di salita e con l’arrivo venerdì a Isola 2000 e sabato sul Col de la Couillole, un terreno sul quale ha fatto vedere tutta la sua potenza.

Infine ci sarà la cronometro finale che però, se i distacchi resteranno questi, si trasformerà in una vera e propria passerella.

Vingegaard ci ha provato ma senza successo anche grazie al lavoro difensivo della UEA di Pogacar, con la maglia gialla che ha allungato in classifica a +3’09’’. Al terzo posto si conferma Remco Evenepoel che è però scivolato a +5’19’’ con poche possibilità di riprendere lo sloveno.

Buon Tour per l’Azzurro Giulio Ciccone, 13esimo al traguardo nell’ultima tappa, con l’ottavo posto in classifica generale. La settimana appena passata ha lasciato, invece, a casa con l’ennesimo ritiro dalla Grande Boucle, Primoz Roglic.

C’è invece da celebrare, oltre a Pogacar la grande gara dell’eritreo Girmay, con tre vittorie di tappa e una maglia verde della classifica a punti sempre più vicina.