Un dominio incontrastato, con la maglia gialla conquistata definitivamente il 2 luglio e mai persa fino all’ultima tappa. Tadej Pogacar ha conquistato il terzo Tour de France della sua carriera illuminando la Gran Boucle e distruggendo un record dietro l’altro.
Prova di forza
Il ciclista sloveno ha chiuso con 6 minuti e 17 secondi di vantaggio sul grande rivale, il danese Jonas Vingeegard, che l’aveva battuto nelle ultime due edizioni, e oltre 9 minuti su un altro grande del ciclismo come Remco Evenepoel.
Un successo che arriva dopo aver dominato anche il Giro d’Italia, per una doppietta Giro-Tour assente dal 1998, l’anno del capolavoro di Marco Pantani.
Pogi ha conquistato il Tour a modo suo, da cannibale, in un crescendo rossiniano che l’ha visto conquistare la prima gioia personale il 2 luglio nella tappa Pinerolo-Valloire, per chiudere con la tripletta nelle ultime tre frazioni.
I record e i traguardi
Un totale di sei vittorie, bottino che un vincitore della maglia gialla non conquistava dai tempi di Bernard Hinault, addirittura 45 anni fa. Questo è solo uno dei tanti record demoliti dallo sloveno, capace di centrare 12 vittorie totali – equamente divise – tra Tour e Giro e raggiungere le 17 affermazioni individuali, superando in entrambi casi un mito come Eddy Merckx.
Migliorati anche sei primati di scalata in una singola edizione, centrati sette podi totali in Grandi Giri, sempre tra i migliori tre dal 2019 a oggi: numeri incredibili e che parlano per lui.
Gli altri protagonisti
E gli altri? Jonas Vingeegard cede lo scettro dopo due anni ma non può che essere soddisfatto della piazza d’onore al netto del gravissimo infortunio rimediato ad aprile ai Paesi Baschi, con la ciliegina sulla torta della fantastica rimonta su Pogacar a Le Lioran.
E poi Remco Evenepoel, sul podio al suo primo Tour e capace anche lui di chiudere con un successo, nella crono Nuits-Saint-Georges-Gevrey-Chambertin. Menzione d’onore anche per Mark Cavendish, capace di portare a casa il successo numero 35 nella massima competizione a tappe, superando anche lui il record all-time detenuto, fino ad allora, a pari merito sempre con Eddy Merckx.
Mentre l’eritreo Biniam Girmay, primo africano a conquistare la maglia verde, quella della classifica a punti, con ben tre vittorie in volata.
Fronte Italia
L’Italia invece continua con il suo digiuno di vittorie che dura ormai dal luglio 2019, cinque anni e oltre 100 tappe. L’unica nota positiva arriva da Giulio Ciccone, ritrovato tra le strade francesi, che ha visto però svanire una top-10 mantenuta fino alla penultima tappa, proprio nell’ultima corsa contro il tempo, da sempre punto debole dello scalatore abruzzese.