Vietato sbagliare perché la stagione è praticamente finita. Sono solo due, infatti, i Gran Premi rimasti alla fine dell’anno in MotoGP con un distacco tra Bagnaia e il leader della classifica della MotoGP, Jorge Martin (Ducati Pramac), di appena 17 punti.
Una rimonta possibile quella a cui è chiamato ‘Pecco‘, campione mondiale in carica così come lo era stato anche nell’anno precedente, il 2022.
Intanto a Buriram ha dato ancora una volta prova di carattere, classe e freddezza su una pista mai così insidiosa a causa della pioggia. In una gara dove il due volte campione del mondo è stato perfetto, a differenza dei suoi avversari più temuti, Martin e Marquez.
Quella stessa perfezione che gli servirà se davvero vorrà trasformare in realtà il sogno del tris iridato. “Dopo il warm up ci siamo seduti cercando di capire cosa non andasse – ha spiegato Bagnaia -, perché in termini di frenata perdevo molto tempo e non avevo un buon feeling. Ho cercato di spiegare le mie sensazioni nel miglior modo possibile e loro hanno avuto una buona intuizione su come risolverlo. Sono molto felice, la vittoria di oggi è molto importante per il campionato, anche se siamo a 17 punti di distanza, soprattutto per la fiducia“.
Dunque Pecco ci crede anche se non dipenderà esclusivamente da lui perché a Martin basterà provare a gestire. Ma se lo spagnolo dovesse sbagliare, il pilota torinese dovrà esser bravo a sfruttare queste chance.
Nel frattempo, mentre il mondiale si deciderà in MotoGP, arriva l’ufficialità di una notizia che era già nell’aria da qualche tempo: torna Andrea Iannone, seppur a tempo determinato.
Il pilota italiano è stato infatti scelto come sostituto di Fabio Di Giannantonio sulla Ducati del team VR46 Racing per il GP Malesia che si disputerà nel prossimo fine settimana sul circuito di Sepang.
Iannone, 35 anni, ha appena terminato la sua prima stagione completa dal ritorno alle competizioni in seguito alla lunga squalifica per doping, chiudendo la stagione del mondiale Superbike all’ottavo posto assoluto con una vittoria all’attivo.