Un weekend entusiasmante per i motori, con prestazioni e colpi di scena incredibili sia in F1 che nella MotoGp. La domenica inizia con Pecco Bagnaia che riesce ad annullare il primo match point di Jorge Martin per il titolo mondiale.
Fronte MotoGP
Dopo uno spettacolare duello nei primi giri, il campione della Ducati ufficiale vince il GP della Malesia, dopo l’uscita di scena nella gara Sprint, davanti allo spagnolo e ad Enea Bastianini.
Ora Martin guida la classifica piloti con 24 punti di vantaggio su Bagnaia, e tutto quindi si deciderà nell’ultimo appuntamento stagionale, che non si correrà a Valencia dopo i danni per l’alluvione, ma probabilmente a Barcellona.
Gara interrotta al via per un brutto incidente che ha coinvolto Miller, Quartararo e Binder – ma tutti i piloti stanno bene – e gara poi guidata dai due campioni in lotta per il titolo.
Guardando all’ultimo, decisivo appuntamento, Martin potrebbe diventare campione già nella gara Sprint, se dovesse vincerla o anche se non dovesse vincere Bagnaia e lui arrivasse al secondo posto.
Ormai fuori gioco Marc Marquez a 369 punti ed Enea Bastianini a 368, ma potrebbero essere l’ago della bilancia nella doppia sfida finale.
Fronte F1
Grande spettacolo ed emozioni sotto la pioggia di Interlagos, nel GP del Brasile, dove Max Verstappen riesce in una vittoria epica, rimontando dalla 17esima posizione e tornando a vincere dopo 10 gare.
Una rimonta fenomenale dell’olandese, la migliore della sua carriera, che conquista la prima posizione in una gara folle, anche se nella storia della F1 c’è chi ha fatto meglio di lui in passato: John Watson partendo dalla 22esima posizione e Rubens Barrichello dalla 18esima.
Grazie a questo successo, comunque, Verstappen tra due settimane avrà il primo match point per confermarsi campione e conquistare il suo quarto titolo mondiale. A Las Vegas, quando mancheranno tre gran premi e una Sprint al termine della stagione, l’olandese arriva con 388 punti, 62 in più di Norris e sarà campione se vincesse il Gp o se arrivasse davanti al pilota della McLaren.
Nella gara brasiliana c’è poi stata la storica doppietta dell’Alpine, con Esteban Ocon e Pierre Gasly, entrambi sul podio, seguiti dalla Mercedes di George Russell, quarta, e dalla Ferrari di Charles Leclerc che hanno preceduto le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri.
Punti fondamentali per la classifica Costruttori, con la rossa ora a -36 dalla McLaren, visto anche che l’altra Ferrari di Carlos Sainz è stata costretta al ritiro dopo essere finita a muro.