Si rimescolano gli equilibri già molto precari in zona Europa e salta l’assetto provvisorio della top 6, almeno per il momento. Con la restituzione momentanea dei 15 punti alla Juventus, arrivata in via ufficiale ieri pomeriggio, aumenta la competizione in vetta e c’è chi si ritrova in una posizione più scomoda del previsto. La stagione entra ancor più nel vivo, tra posizioni da affermare (o riconquistare), il peso delle fasi decisive delle coppe europee (e nazionali) e tanti obiettivi ancora da rincorrere.

Tranne l’obiettivo campionato, che sembra ancora ben solido tra le mani del Napoli. Ed è proprio il team di Spalletti che sarà protagonista di uno dei due super big match di questa 31esima giornata di Serie A, andando a sfidare la Juventus all’Allianz Stadium nel posticipo di domenica.

Si inizia questa sera con il posticipo del venerdì, unica partita di giornata Verona – Bologna alle 20.45. In programma per sabato, invece, ci sono Salernitana – Sassuolo ore 15.00, Lazio – Torino ore 18.00 e Sampdoria – Spezia alle 20.45. La domenica di Serie A inizia invece con Empoli – Inter alle 12.30 e segue con Monza – Fiorentina e Udinese – Cremonese alle 15.00, Milan – Lecce alle 18.00 e il primo big match della 31esima giornata Juventus – Napoli nel posticipo alle 20.45. Chiude il turno il secondo atteso scontro diretto Atalanta – Roma alle 20.45 di lunedì.

PARTITA DEL VENERDì

Verona – Bologna (h.20:45)

Il Verona sta cercando riscatto e salvezza. Conquista quattro pesanti punti in due gare, battendo prima il Sassuolo e poi strappando un punto al Napoli sabato scorso. Ottima prestazione proprio contro un Napoli che, in casa, è stato rinchiuso in uno 0 a 0 e condannato ad un solo tiro in porta. Un punto che può dar una dose di entusiasmo e fiducia più che mai necessaria al Verona. Adesso la salvezza è vicina quattro punti, quelli necessari per superare lo Spezia, quartultimo.

Bologna in scia positiva, con cinque risultati utili su cinque e 9 punti conquistati. Ottava posizione in solitaria e con uno scarto di cinque punti dall’Atalanta, settima e sconfitta proprio due giornate fa per 2 a 0. L’ultimo punto, invece, dell’ultima giornata, è arrivato contro il Milan. Un Bologna concentrato e che minaccia le contendenti all’Europa.

Per il Verona i soliti Henry e Hrustic non disponibili fino a fine stagione. Per Motta invece mancheranno Cambiaso, Soriano, Bagnolini e da valutare Arnautovic.

PARTITE DEL SABATO

Salernitana – Sassuolo (h.15:00)

Salernitana che col suo sesto pareggio di fila mantiene un certo distacco dalla zona retrocessione e continua a galleggiare a metà della parte bassa di classifica. Alcuni di questi pareggi però non sono punti persi, anzi. Potremmo chiamarli piuttosto punti guadagnati come per i match contro Torino, Inter, Bologna e Milan. Analizzandoli, quindi, emerge un andamento piuttosto costante ed efficace per la Salernitana, quantomeno negli ultimi cinque incontri.

In programma ora c’è però un nuovo match complicato contro un Sassuolo in gran forma e protagonista di una poderosa scalata in classifica che l’ha portato fino al decimo posto e con diverse prede a portata di mano. Ultima conferma sulla condizione della formazione di Dionisi è stata la vittoria contro la Juventus, ritrovando concretezza dopo il passo falso contro il Verona. Un match non sempre entusiasmante quello contro la Juventus, ma un Sassuolo cinico sugli errori dei bianconeri e preciso in difesa ha permesso di conquistare tre punti pesantissimi.

Fazio, Valencia e Crnigoj out per Sousa. Fuori ancora Berardi invece per il Sassuolo.

Lazio – Torino (h.18:00)

Prima per prestazioni negli ultimi cinque match e seconda sul campo: così si presenta la Lazio nel confronto con il Torino. Quattro vittorie di fila ed un pareggio, 13 punti in cinque gare per piazzarsi al secondo posto, scavalcando tutte le concorrenti e mantenendo anche due punti di distacco dalla Juventus, appena risalita in classifica. Ed è proprio nel penultimo match di campionato contro i bianconeri che la formazione di Sarri ha consolidato il suo secondo posto, prevenendo l’attacco juventino avvenuto riemergendo in classifica con l’annullamento della penalizzazione.

Con unico obiettivo il campionato e di far il meglio possibile fino a fine stagione, i biancocelesti non sbagliano più, continuano a non subire (quasi) gol e si confermano la migliore difesa del nostro campionato. Questo ha permesso di rendere consistente il distacco dalle dirette avversarie e potendosi difendere solamente proprio dalla Juve. Un gran percorso fin qui per una Lazio sempre più in sintonia con il suo tecnico che ha dichiaratamente ritrovato entusiasmo, trasmettendo fiducia e valori al suo gruppo, che a sua volta ricambia credendo nel proprio tecnico. Il feeling che c’è in casa biancoceleste lo si percepisce anche sul campo e i risultati lo dimostrano.

Torino in caduta libera e in netto calo di risultati rispetto a poche giornate fa. Soli 5 punti chiusi nelle ultime cinque gare e con un’alternanza di soli pareggi a sconfitte. Anche contro la Salernitana a cui è riuscito a scucire solo un pareggio, ha creato tanto e ha provato in tutti i modi a vincerla ma poca precisione sottoporta e un pizzico di sfortuna pare abbiano accompagnato i 90 minuti dei granata.
Rimangono ad aggirarsi nella parte più competitiva di metà classifica, in undicesima posizione, ma già da questo turno qualora non arrivassero punti, si rischia di allontanarsi troppo dalle dirette avversarie e quindi dagli obiettivi probabili per la formazione di Juric.

Out solo Cataldi, squalificato, per Maurizio Sarri. Non disponibile invece lato Toro, Zima e da valutare Aina, Ricci, Pellegri e Vieira.

Sampdoria – Spezia (h.20:45)

Quattro punti per i padroni di casa e cinque per gli ospiti, nelle ultime cinque gare. Situazioni simili per entrambe le formazioni con lo Spezia, però, che ha dalla sua quei dieci punti in più che bastano per salvarsi (momentaneamente) dalla zona retrocessione. Scontro chiave per il futuro di entrambe, con la Samp che cerca di credere in un futuro che sembra ormai sfortunatamente segnato e lo Spezia che ha bisogno di punti per distanziare le ultime tre di coda e imboccare la strada della salvezza certa, ancora a rischio con il Verona che si avvicina minaccioso.

Uno squalificato per parte: rispettivamente Sabiri ed Ampadu. Per Audero e Pussetto stagione finita e si aggiunge Conti non disponibile per Stankovic. Per Semplici non ci saranno Holm, Beck, Moutinho e Zurkowski.

PARTITE DELLA DOMENICA

Empoli – Inter (h.12:30)

Diciannove sono i punti che separano le due formazioni, eppure il rendimento migliore, al momento, è per l’Empoli. 4 punti in cinque gare a confronto con l’unico punto a referto per l’Inter. Sono quattro le sconfitte in cinque gare per i nerazzurri, pericolosamente scivolati in sesta posizione, al momento fuori dalla corsa Champions.

Cinque, precisamente, i punti che li separano dal quarto posto con di mezzo il Milan da un lato, sopra di due lunghezze, e l’Atalanta dall’altro, sotto di due punti. Il rendimento precario in campionato per i ragazzi di Inzaghi nell’ultimo mese e mezzo è stato incrinato ancor più dalla restituzione dei punti alla Juventus, portandola ufficialmente ad occupare l’ultimo posto europeo disponibile. Ma è quell’Europa che non può soddisfare né gli interisti né la proprietà.

Pare, quindi, che Inzaghi stia puntando maggiormente sull’ottenimento di un pass diretto tramite la stessa Champions League, nella quale la sua Inter si è appena promossa semifinalista. Restano comunque due obiettivi complessi, Champions e campionato, ma assolutamente alla portata dei nerazzurri, purché si vedano in campo le versioni dei giocatori protagonisti in coppa, rispetto alle controfigure pervenute in campionato.

L’Empoli invece resiste tra la metà bassa della classifica e la zona retrocessione, con un bottino punti abbastanza rassicurante ma che potrebbe far ambire anche ad un posizionamento sicuramente migliore per gli uomini di Zanetti. Pesante la sconfitta contro la Cremonese dello scorso venerdì che ha portato l’Empoli a perder terreno nei confronti del Monza, ora a sei punti.

L’Empoli senza Akpa Akpro e De Winter e con in dubbio Vicario e Ismajli. Per l’Inter out Skriniar.

Monza – Fiorentina (h.15:00)

Un Monza abbastanza piatto torna alla vittoria e lo fa nel momento migliore, battendo lo scorso sabato l’Inter per 1 a 0 al San Siro. Tre punti che lo rimettono a ridosso di tutte le contendenti della parte alta di metà classifica. Tra cui c’è proprio la Fiorentina, sopra di quattro punti e di quattro posizioni, nona, con un rendimento però nettamente diverso.

Infatti, la Viola si è resa protagonista di un momento super positivo in cui non perde da otto gare in campionato e per le quali ha realizzato 11 punti nelle ultime cinque, portandosi seconda, subito dopo la Lazio, per rendimento, superando anche il Napoli, fermo a 10 punti. Un percorso netto quello del team di Italiano, che sta proseguendo con fermezza anche quello in Europa, conquistando con determinazione l’accesso alle semifinali di Conference League.

Ultimo risultato degno di nota il pareggio con l’Atalanta che ha contribuito a mantenere in scia la Viola e a frenare ulteriormente la malconcia formazione di Gasperini.

Sensi non disponibile per i padroni di casa; oltre a Sirigu – campionato finito – non sarà ancora probabilmente disponibile Bonaventura.

Udinese – Cremonese (h.15:00)

Zoppica l’Udinese nelle ultime tre partite con due sconfitte e un pareggio. Adeguandosi all’andamento un po’ frenato delle dirette avversarie in classifica con cui si gioca l’ottavo posto, rimane nella mischia affollata di sei squadre in sei punti.

Cremonese rinata nelle ultime due partite, porta a casa due vittorie di fila che la spostano dall’ultima posizione, guadagnando uno step in più. La salvezza resta da conquistare sul campo ma la concretezza di due vittorie di seguito, per la prima volta in stagione, porta sicuramente un pizzico di convinzione e di stimolo in più al team di Ballardini che può continuare a crederci.

Deulofeu ed Ebosse out per Sottil; Chiriches out e in dubbio Ciofani per Ballardini.

Milan – Lecce (h.18:00)

Il Milan è tornato in semifinale di Champions dopo 16 anni. Traguardo appena raggiunto in settimana, credendoci, con orgoglio e facendo squadra. E se questo non bastasse per festeggiare in casa rossonera, va sottolineato che il colpaccio è stato fatto proprio contro il Napoli, sconfitto due volte su tre in quindici giorni e con un pareggio nel terzo incontro che ha regalato la semifinale a Pioli.

Un risultato contro le aspettative che sulla carta premiavano il gioco di Spalletti sia nello scontro diretto in campionato sia per quello previsto in doppia battuta ai quarti di Champions. Invece il Milan di Pioli, campione d’Italia in corso, continua a rinascere dalle sue ceneri e fa ciò che deve, non brillando, ma concretizzando.

Ora il compito di Pioli è non far perdere ai suoi il focus anche in campionato, dove vediamo un altro Milan, che così come l’altra squadra di Milano, si sta distinguendo negativamente per il suo percorso. Al momento quinta posizione, fuori dai pass per la Champions e a tre punti dalla Roma, con soli 6 punti raggiunti in cinque gare. Di cui due pareggi nelle ultime due, contro Bologna ed Empoli. Non sicuramente quello che ci si aspetta.
Domenica c’è l’occasione per rilanciarsi anche in campionato, sfidando un Lecce in caduta libera, con all’attivo 1 punto in sette gare, appena agguantato contro una frastornata Samp.

Non una buona situazione per il Lecce, che seppure al momento due posizioni lontano dalla zona retrocessione, sta sprecando quanto di buono fatto durante la stagione, vedendosi accorciare pericolosamente il divario rispetto alle squadre che lo precedono.

Pioli deve rinunciare a Calabria, squalificato, per il resto rosa completa a disposizione. Prongracic out per Baroni.

Juventus – Napoli (h.20:45)

Momento psicologicamente duro per l’inarrestabile capolista del nostro campionato, che è stata fermata, per ben tre volte di fila in quindici giorni, dal Milan, perdendo lo scontro diretto in campionato e la gara di andata dei quarti di Champions, per poi pareggiare il ritorno e rinunciare proprio alla coppa più ambita. Un risultato inaspettato, forse innanzitutto proprio per il team di Spalletti che era in una condizione di grande fiducia, ed in campionato quasi mai era stato messo in discussione nella stagione in corso.

Il vantaggio sulla Lazio seconda rimane più che significativo, 14 punti di distacco e la possibilità addirittura di conquistare lo scudetto già entro due giornate con una serie di coordinate favorevoli. Però la batosta lasciata dall’uscita dalla più importante competizione europea e il mezzo passo falso nell’ultima di campionato che è causato un pareggio con il Verona, hanno portato inevitabilmente un po’ di dubbi in più in casa Napoli.

Nel momento di veder concretizzarsi gli obiettivi più importanti stagionali – e di importanza storica da non sottovalutare – commettere degli errori, seppure assolutamente legittimi dato il percorso sontuoso, non è il modo di presentarsi a questi impegni.
Questo big match, oltre ad avere già di per sé sempre un’attrazione mediatica importante, potrebbe essere la chiave per mister Spalletti per ritrovare la concentrazione, la possibilità per riaffermarsi su una big del nostro campionato e compiere un passo decisivo e netto verso l’ufficialità del verdetto in classifica.

Non da meno l’importanza che ricopre questo match per i padroni di casa. Appena restituiti – provvisoriamente – i punti della penalizzazione avvenuta a campionato in corso, i bianconeri si sono ritrovati catapultati al terzo posto, alle spalle della Lazio, distante due sole lunghezze e lontani dalla Roma, quarta, di tre.

Uno scenario sicuramente migliorativo per la squadra di Max Allegri, che però deve mantenere il ritmo ora che è tornata su, perché la sfida per i posti Champions è più aperta che mai e ci sono ancora molti punti in palio fino alla fine della stagione.

La Juventus ha appena conquistato la semifinale di Europa League, proseguendo quindi il suo percorso in Europa, che vuol dire mantenere ancora tre impegni attivi su tre fronti diversi. C’è infatti in ballo la finale di Coppa Italia contro l’Inter, la semifinale di Europa League con il Siviglia e l’obiettivo Champions League in campionato. Sono tante le energie da dover mantenere e questo match sicuramente non ne farà risparmiare.

Non disponibile solo Kean per i bianconeri, mentre Spalletti dovrà far a meno di Politano, Mario Rui e Simeone.

PARTITA DEL LUNEDì

Atalanta – Roma (h.20:45)

A chiudere questa 31esima giornata di Serie A c’è un’unica partita nel posticipo delle 20.45 ed è un altro grande scontro diretto tra due big del nostro campionato. Una partita cruciale per entrambe le formazioni, che stanno vivendo però due momenti differenti.

I padroni di casa non trovano più equilibrio e nelle ultime dieci partite è emersa una grande incostanza di risultato, di condizione e di concretezza. Tant’è che l’Atalanta è scivolata in settima posizione – complice l’intromissione provvisoria juventina – praticamente fuori dai giochi europei. Rispetto ad un momento di grande forma, soprattutto dei suoi attaccanti, non era quello che ci si sarebbe aspettato, questa pericolosa inversione di tendenza da parte dei bergamaschi.
Una vittoria in questo scontro diretto potrebbe significare rientrare – anche concretamente – nella lotta per l’Europa ed accorciare il divario con le concorrenti.

La Roma viene da tre vittorie consecutive che l’hanno consolidata in terza posizione (diventata quarta, scavalcata dalla Juventus), distaccando le milanesi e l’Atalanta stessa. Adesso c’è anche la squadra di Allegri a minacciare il cammino e diventa necessario mantenere la scia positiva per non perdere terreno e non farsi rimontare.
In settimana i giallorossi hanno agguantato ai supplementari la qualifica in semifinale di Europa League, con merito e determinazione, ribaltando il risultato sfavorevole dell’andata. Un altro importante traguardo europeo per Mourinho, maestro delle competizioni internazionali.