Proseguono i playoff di Champions League e si entra nel vivo della competizione con in palio, adesso, un pass per la finale e la certezza che un’italiana ne farà parte. Era dalla stagione 2016/2017 che un’italiana non prendeva parte allo scontro decisivo della manifestazione europea per club più importante al mondo e adesso il calcio italiano si inserisce prepotentemente nel monopolio delle big d’Europa.

Ad inaugurare l’andata di queste semifinali sarà Real Madrid – Manchester City che si affronteranno martedì alle 21:00 per poi lasciare spazio ad un mercoledì tricolore. Nel posticipo alle 21:00 sarà la volta di Milan – Inter con un San Siro interamente sold out.

Un pò di numeri…

La prima delle due semifinali ha tutta l’aria di una finale anticipata, eppure il big match tra due colossi come Real Madrid e Manchester City è solo l’inizio. Si parte al Bernabeu dove i campioni in carica sfideranno la capolista di Premier League. Dieci precedenti tra le due squadre: quattro vittorie per il Real, due pareggi e quattro vittorie per il City. La situazione è perfettamente in equilibrio al momento e la duplice sfida potrà decretare chi si porterà avanti nel conteggio tra le due formazioni.

Il City ha vinto però quattro degli ultimi sei scontri diretti. Una costante certa nei dieci precedenti match sono stati i gol, con 35 reti segnate e una media esatta di 3,5 gol a partita ed almeno un gol per parte tranne che per due match di cui uno terminato 0 a 0 ed uno vinto dal Real per 1 a 0.

I protagonisti…

Guardando tra i possibili protagonisti di questa super sfida, dovrebbe essere risolto il dubbio Modric che potrebbe rientrare titolare dopo l’infortunio, essendo, qualora fosse a disposizione, uno degli imprescindibili per Ancelotti. La sfida principale sarà in attacco, con due protagonisti assoluti: il neo-Pallone d’oro Karim Benzema per i Blancos e il ventitreenne prodigio Erling Haaland, passato al City da questa stagione.

Il primo ha vinto davvero tutto ormai, sia in Francia che in Spagna, coronando una carriera stellare proprio con la conquista del Pallone d’oro. Veterano della Champions con ben cinque titoli portati a casa con il suo Real. Il giovane Haaland invece – dal valore attuale secondo alcune fonti di 170 milioni – sta scalando ogni tipo di record nella sua ancora giovane carriera, impressionando tutti nei suoi due anni al Borussia Dortmund segnando solo in campionato ben 62 reti in 67 presenze. Una macchina da gol che ha catturato l’attenzione di tutto il mondo calcistico, ingolosendo proprio il City (e Guardiola) e che si è reso già protagonista in questa Champions guidando la classifica marcatori con dodici reti rispetto alle otto del secondo posto occupato da Salah.

La partita…

Questa sarà la seconda semifinale consecutiva che coinvolge le due formazioni, essendosi ritrovati anche la passata stagione a scontrarsi in questo duplice incontro che ha visto il Real trionfare nel ritorno, portando il match ai supplementari dove, su rigore, proprio Benzema ha regalato la finalissima ai suoi.

Uno scontro anche tra due grandissimi allenatori, messi nuovamente a confronto e protagonisti indiscussi della storia del calcio internazionale. Secondo Guardiola, che cerca di riprovarci con i suoi – il City è in pianta stabile almeno fino ai quarti di finale dal 2017 – c’è un’arma in più quest’anno e va sfruttata al meglio: Erling Haaland. Concorda anche il rivale Ancelotti, secondo il quale il norvegese ha aggiunto qualità (per quanto fosse possibile rispetto ad una formazione già piena di talenti) al City rispetto allo scorso anno, e la sua sfida contro Benzema potrebbe accendere questa semifinale.

Entrambi i tecnici si sono dimostrati concordi nell’affermare che il match di ritorno sarà quello decisivo, per quanto entrambi non vogliano rinunciare a mettere in campo il massimo della determinazione e soprattutto della qualità che contraddistinguono entrambe le rose, dal primo minuto della prima sfida.

In Italia invece…

L’altra sfida, di mercoledì invece, sarà quella che ci riguarda più da vicino, ed è tutta italiana. Un derby nello specifico, e tra due protagoniste e rivali del nostro campionato, soprattutto in questo preciso momento storico, mantenendo lo scudetto a Milano per due anni di fila, con il Milan nel 2022 e l’Inter nel 2021. Una sfida senza fine, che si ripropone ogni anno ma che adesso torna a giocarsi in un contesto prestigioso europeo come una finale di Champions League, dove negli ultimi tempi primeggiano ormai le big europee, e dove le italiane hanno fatto fatica e trovato pochissimo spazio.

Un derby questo che riporta l’Italia in corsa in Europa e che segnala una crescita del nostro calcio, unendosi alle semifinali di Europa League con Juventus e Roma ancora in ballo ed una Fiorentina straripante che si sta imponendo in Conference.

I protagonisti…

Uno dei protagonisti del derby di Milano che si è autoproclamato al centro di questo scontro, sarà sicuramente Olivier Giroud, che ha già rifilato in Serie A tre gol all’Inter in tre partite e ha rilasciato dichiarazioni importanti in un’intervista a due giorni dalla semifinale di andata. Pare che nel 2020 avrebbe potuto firmare proprio per l’Inter nel mercato invernale di quell’anno, ma non lo fece, accendendo già senza saperlo ancor più la rivalità milanese.

Approdato invece al Milan, al primo anno conquista lo scudetto che mancava da dieci anni ai rossoneri e al secondo anno il Milan accede alle semifinali di Champions dopo ben sedici anni: degli obiettivi ben oltre le sue più rosee aspettative. Ed è proprio Giroud ad essere protagonista di questa cavalcata rossonera grazie alla sua esperienza e determinazione, imponendosi con disponibilità e lavoro costante come punto di riferimento per i suoi compagni. Suo anche il gol del pareggio nel match di ritorno dei quarti contro il Napoli.

Il grande dubbio – quantomeno dell’andata – per Pioli è invece legato ad un’altra grande personalità del suo Milan, pedina imprescindibile nel gioco e nei successi dei rossoneri: Rafael Leao. Il portoghese ha dovuto lasciare il campo all’11’ sabato scorso nel match di campionato contro la Lazio a causa di un infortunio e diventa la grande incognita per l’andata contro l’Inter.

I tecnici…

Un’assenza pesantissima che qualora confermata potrebbe cambiare gli equilibri per la formazione di Pioli. Il tecnico rossonero confida comunque nell’aver trasmesso la giusta carica e serenità ai suoi, trasferendo l’importanza che questo match riveste per questa formazione e per la storia del club e stabilendo il focus sui progressi che son stati fatti negli ultimi anni, anche contro avversari importanti.

Dall’altra parte c’è un Simone Inzaghi determinato, conscio del grande passo che potrebbe essere sia per lui che per tutto l’ambiente nerazzurro accedere alla finale. Predica l’utilizzo di cuore e soprattutto testa, sottolineando gli alti e bassi che ci saranno inevitabilmente durante la partita e che il match non durerà solo 90 minuti. Poi ha posto in conferenza stampa l’attenzione sulla forma dei suoi attaccanti, tutti disponibili e tutti con ritrovata determinazione, ambizione e continuità, stimolati dalla qualificazione a questa semifinale, dalla prossima finale di Coppa Italia e dalle quattro vittorie consecutive arrivate in campionato.

Un pò di numeri…

Un nuovo derby milanese in semifinale di Champions dopo 20 anni dall’ultimo disputato nel 2003 dove ebbero la meglio i rossoneri grazie alla passata regola dei gol in trasferta, con la doppia sfida che non vide un vincente sul campo a causa del duplice pareggio di 0 a 0 all’andata e di 1 a 1 al ritorno. Pochi gol allora e pochi gol oggi, è un dato che emerge analizzando le statistiche delle due squadre in confronto alle altre cinque big del nostro campionato.
L’Inter è quella che tira di più (804) e il Milan subito dopo (700) ma la percentuale di gol in confronto al dato sui tiri è molto bassa: sono infatti le milanesi le ultime due per percentuale realizzativa rispetto alle sette sorelle italiane. I nerazzurri hanno più attaccanti a disposizione ma è Lautaro l’arma in più che fa la differenza. Il Milan invece riesce a manovrare con coralità e a mandare in gol più giocatori, riuscendo anche a divincolarsi dalla sottomissione a Leao.

Analizzando i precedenti dieci scontri diretti in tutte le competizioni, troviamo l’Inter che conduce con cinque vittorie a cui risponde il Milan con tre e solo due pareggi. Anche se i match risultano spesso in equilibrio, tuttavia il pareggio non è l’esito più probabile secondo i dati.
Ventisei sono le reti segnate in questi dieci ultimi precedenti, con una media superiore ai due gol e mezzo a partita. Cinque match su dieci sono finiti con una delle due squadre che non va a segno e gli altri cinque hanno avuto almeno un gol per parte.

Milano è pronta e tutta l’Italia sarà lì a guardare, insieme ai tifosi italiani di tutto il mondo. Perfino a Dubai, il Burj Khalifa si è illuminato dei colori rossoneri, facendo seguito alla campagna del Milan istituita per accompagnare i propri tifosi in giro per il mondo verso questa attesissima semifinale.