Un’andata ricca di emozione e di tensione, così come un buon playoff dovrebbe essere. Il pari del primo atto tra Cagliari e Bari è denso di motivazione e di volontà e, chiunque emergerà da questa doppia sfida, sarà sicuramente un ottimo candidato per la prossima Serie A.

Chi sale…

Più Cagliari nel primo quarto d’ora e più Lapadula nel resto di gara sul fronte sardo. Più Bari e coralità per tutto il resto della gara. Il Bari, subito sotto dopo nove minuti, purgato all’avvio dal solito Lapadula quasi infallibile sottoporta, dopo un attimo di sbandamento decide di reagire. Da quel momento ci sono stati segmenti di partita di vero e proprio assedio all’area del Cagliari, nonostante ci si aspettasse un approccio più conservativo e moderato da parte della formazione pugliese.
Cheddira, che sbaglia il rigore del pari poco prima della fine del primo tempo, cerca per tutta la partita un modo per riscattarsi e per battere un invalicabile Radunovic, decisamente MVP del match. Il portiere serbo del Cagliari ha difeso i padroni di casa in tutti i modi, letteralmente, parando di piede, esaltandosi su rigore, allungandosi sulla traversa, risultando fondamentale nel contenere il Bari fino a fine partita. È solo sul secondo rigore assegnato ai pugliesi al 96esimo che non ha potuto nulla contro una perfetta esecuzione di Antenucci, entrato proprio in quel minuto, a freddo e senza aver toccato una palla, scelto ed incaricato da Mignani per decidere la partita.

Per il Cagliari sempre degno di nota l’intramontabile Gianluca Lapadula, capocannoniere della stagione regolamentare con 21 reti e capocannoniere in carica in questi playoff con già 4 reti a referto, seguito dal compagno di squadra Luvumbo fermo a 2 gol.

Evidentemente sorpreso a fine partita mister Claudio Ranieri che ha sottolineato la mancanza di concretezza e di personalità della sua squadra, inaspettatamente rispetto alle previsioni e alla sua volontà di approfittare dello scenario casalingo per cercare di portar a casa una vittoria che avrebbe addolcito il complicato ritorno al San Nicola.

Tutto rinviato, appunto, all’atto finale di questa domenica alle 20:30 nel capoluogo pugliese con un San Nicola tutto esaurito grazie ai circa sessantamila spettatori previsti che aspettano di capire chi sarà, tra Bari e Cagliari, ad essere promossa nella massima divisione italiana.

Chi scende…

Occhi puntati anche su chi proverà a rimanerci in Serie A e che dovrà giocarsi tutto questa sera nell’unico scontro aggiuntivo stagionale disponibile per confermare la salvezza. Alle 20:45 al Mapei Stadium si sfideranno Spezia e Verona con a disposizione solo 90’ per sfruttare la propria chance. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari si passerebbe direttamente ai rigori.

Le squadre sono arrivate a pari punti, 31 precisamente, e senza la regola degli scontri diretti ma con la reintroduzione dello spareggio, ci sono ancora questi preziosi 90 minuti da giocare e che decideranno tutto.

Gli ultimi cinque precedenti tra le due squadre vedono lo Spezia ad una vittoria, il Verona a due e due situazioni di parità. In quattro di questi ultimi cinque incontri ci sono stati almeno due gol, tranne che per l’ultimo scontro diretto nel ritorno della stagione in corso finito in parità con uno 0 a 0. Tre match su cinque, invece, si sono conclusi con almeno tre reti.

Ultima gara ufficiale quindi per la stagione 2022/2023 del campionato di Serie A e che, in questo minutaggio extra-regolamentare, decreterà chi rimarrà a far parte delle venti protagoniste della massima divisione e chi, insieme a Cremonese e Sampdoria, retrocederà in Serie B.