Oggi è in corso la 19esima tappa del Tour de France, la terzultima del circuito che volgerà al termine domenica 23 luglio. La situazione della classifica generale sembra già ben delineata, quantomeno per la prima e la seconda posizione con il danese Jonas Vingegaard in testa e ormai quasi certo vincitore del Tour. Lo sloveno e primo rivale del danese, Tadej Pogacar, è in seconda posizione al momento ma a 7’35’’ di distacco dal danese che sembra ormai irrecuperabile. Pogacar sembra destinato a concludere il suo Tour per la seconda volta consecutiva in seconda posizione alle spalle del danese che continua a risultare inarrivabile e in una forma strepitosa.
Lo sloveno, invece, sta facendo fatica nell’ultima fase del Tour dopo aver fatto una grande partenza iniziale ed avendo iniziato al meglio, mantenendo accesa la competizione ad ogni tappa con il suo rivale n.1. Sicuramente non è nella sua condizione migliore al momento, come ha anche lui dichiarato gli scorsi giorni, ma anche la preparazione che l’ha presentato al Tour probabilmente ha risentito dell’infortunio della Liegi-Bastogne-Liegi 2023.
Il confronto tra i top 2
Il grande equilibrio tra i due principali – ed attuali unici – contendenti al titolo si è interrotto con due episodi chiave degli ultimi giorni. Il primo è riconducibile alla Tappa 16, vinta da Vingegaard, protagonista di una prestazione importante che gli ha permesso di iniziare a distanziare Pogacar sia nella tappa stessa che nella classifica generale. Il danese ha mantenuto lo sloveno a 1’38’’ di distacco, portando in classifica generale un vantaggio complessivo di 1’48’’.
Il colpo di grazia è arrivato con la tappa successiva, la 17esima, la più fatale per la competizione dello slovacco e che lo ha visto confrontarsi con una buona dose di sfortuna, unitamente ad una sempre più certa condizione fisica non così competitiva e che lo ha (quasi) definitivamente relegato alla seconda posizione generale del Tour. Già nei primi chilometri dalla partenza della Tappa 17, Pogacar è stato protagonista di una caduta dalla sua bicicletta, sbucciandosi la gamba sinistra e vedendo così materializzarsi il primo intoppo sul suo percorso. Arrivato poi ai piedi del Col de la Loze, il ciclista ha affermato di non essersi sentito per niente in forma e di non riuscire a tener il ritmo: “sono morto. (…) Non lo so cosa mi sia successo (…) dopo tre ore e mezza ero veramente vuoto”, è stato il commento a caldo dello sloveno alla fine della tappa.
Il percorso è stato comunque portato a termine da Pogacar, raggiungendo il traguardo, ma solamente grazie all’aiuto dei suoi compagni di squadra e soprattutto grazie a Marc Soler che l’ha supportato fino all’ultimo chilometro, permettendogli di concludere uno dei giorni peggiori della sua vita in bicicletta, come ha poi ammesso lo stesso sloveno.
Cosa succede agli altri in corsa…
Alcune partecipazioni da segnalare in riferimento a questa edizione del Tour sono sicuramente quelle della macro categoria dei danesi, ed in particolare va menzionata la bravura di Kasper Asgreen che si è aggiudicato la 18esima tappa di ieri con una prestazione fantastica, andando in fuga da subito e riuscendo ad evitare il sopraggiungere degli avversari fino al traguardo e respingendone gli attacchi.
Il giovanissimo spagnolo Carlos Rodriguez, invece, si sta distinguendo per il suo percorso ad altissimo livello durante questo Tour. Ha già portato a casa una tappa ed al momento è quarto nella classifica generale a poco più di un minuto di ritardo dalla terza posizione, con la possibilità di giocarsi in queste ultime tappe finali la presenza sul podio. Anche nella Classifica Giovani è riuscito di conseguenza ad imporsi, piazzandosi in seconda posizione a 4’26’’ dal primo posto di Pogacar che rimane comunque il favorito ad aggiudicarsi la Maglia Bianca.
Per la Maglia Verde conduce invece il belga Jasper Philipsen con 352 punti. Per la Maglia a Pois troviamo protagonista Giulio Ciccone che resiste da diverse tappe in vetta alla classifica scalatori, attualmente con 88 punti.
Da queste ultime tre tappe ci si aspetta ancora tanto, soprattutto per quella di sabato per la quale si percepisce grande motivazione e tensione da parte dei diretti protagonisti che pensano potrebbe essere decisiva sotto diversi aspetti e potrebbe portare anche a scombussolare l’assetto finale delle varie classifiche.