Chi crede che sia un trofeo da difendere si sbaglia di grosso”. Questo il pensiero di capitan Giannelli, pronto stasera a fare il suo esordio con l’Italvolley maschile ai Campionati Europei 2023 che gli azzurri giocheranno in casa. “E’ un trofeo da vincere, punto”. E la prima sfida mette di fronte agli azzurri il Belgio, in un pool A che vede anche Germania, Estonia, Serbia e Svizzera.

La condizione degli azzurri

La squadra di Fefé De Giorgi, però, non può temere nessuno. Non fosse solo per il fatto che arriva alla competizione da campione in carica, dopo lo straordinario successo in Polonia nel 2021, ma anche da Campione del mondo. Risultati difficili da pronosticare se riavvolgiamo il nastro alla delusione dell’Olimpiade di Tokyo. Una scottatura servita alla federazione per cambiare marcia, costruendo un nuovo progetto affidato a De Giorgi che in pochissimo tempo ha deciso di mettere da parte i grandi senatori come Ivan Zaytsev, per dar spazio ai giovani.
D’altronde il talento c’era, serviva solo metterlo nelle condizioni giuste per poter far bene e coach Fefé lo ha fatto. Per questo oggi parte la caccia al bis europeo. Un percorso che nascerà stasera alla Unipol Arena di Bologna e che tutti, tifosi e nazionale, si augurano possa essere il più lungo possibile. Almeno fino al weekend di semifinali e finali previsto al Palazzetto dello Sport di Roma tra il 14 e il 16 settembre. De Giorgi, però, sa benissimo che confermarsi è sempre più difficile, soprattutto in un’annata che anticipa Parigi 2024.

Chi scenderà in campo

Il rischio per gli azzurri è che la testa possa essere già alle Olimpiadi, unica competizione che manca a questa squadra. Ma il commissario tecnico azzurro, pacato e sorridente davanti ai microfoni, sa trasformarsi anche in un sergente in allenamento, tenendo alta la concentrazione dei suoi ragazzi. E se è vero che squadra che vince non si cambia, ecco che gli azzurri scelti dal ct per la spedizione ricalcano quelli dei successi degli ultimi anni. Non si può non partire da Giannelli, Sbertoli, Michieletto e Lavia. Poi c’è Bottolo, da utilizzare all’occorrenza, soprattutto quando si difende. Rinaldi è cresciuto in modo esponenziale, mentre i centrali sono Galassi, Russo, Mosca e Sanguinetti. Non c’è Anzani, e non per scelta tecnica, ma per dei problemi che a fine giugno hanno costretto il pallavolista a fermarsi. Nel ruolo dell’opposto, il più importante, l’Italia non vanta il campionissimo, nonostante nei suoi successi abbia proposto con ottimi risultati la coppia Pinali-Romanò.

Gli avversari

Insomma, la squadra fornisce le garanzie tecniche necessarie per sognare ancora, nonostante gli avversari tosti non manchino come la Serbia (già nel pool degli Azzurri) o la Polonia, la quale schiera buona parte dei sestetti delle due squadre che hanno disputato l’ultima finale di CEV Champions League. Come detto spesso da De Giorgi, però, “rispetto per tutti e paura di nessuno”. Con questo spirito l’Italia proverà a vincere il terzo titolo internazionale di fila. Un traguardo enorme che darebbe ancora più slancio in vista della prossima estate parigina.