Ivan Provedel è entrato nella storia del calcio e della Champions League. Il portiere della Lazio, all’esordio nella massima competizione europea per club, ha segnato il gol dell’1-1 finale contro l’Atletico Madrid al 95′, sullo scadere del recupero, regalando una gioia immensa a tutti i tifosi biancocelesti. Ultima azione ed ultimo calcio d’angolo, mischia in area avversaria e anche il portiere a saltare per l’ultimo disperato tentativo di agguantare almeno un punto dal match. E su tutti, non è stato il solito Ciro Immobile a salvare la Lazio, ha saltato più in alto di tutti ed ha fatto il movimento migliore di tutti proprio Provedel che con un colpo di testa da vera punta ha sancito il pari finale.
Un primato per pochi
Con il suo gol di testa il 29enne estremo difensore di Pordenone si aggiunge così ad una breve lista di portieri goleador, capaci di aiutare la propria squadra non solo tra i pali ma anche nell’area di rigore avversaria. Quello contro l’Atletico Madrid è il 6° gol segnato da un estremo difensore in Champions League, ma solo il secondo su azione. Provedel è, infatti, il secondo nella storia a riuscirci dopo il turco Sinan Bolat che andò a segno, sempre di testa, nella gara tra Standard Liegi e AZ Alkmaar nel 2009.
Le altre reti nella prestigiosa competizione sono state segnate da Hans-Joerg Butt che ne ha segnate addirittura tre, tutte su rigore e tutte contro la Juventus, e da Vincent Enyeama che nel settembre 2010 ha segnato su rigore per l’Hapoel Tel Aviv contro il Lione. Un altro portiere italiano era andato a segno, invece, in Coppa Uefa nel 2006: Marco Amelia in Partizan Belgrado – Livorno, sempre con un colpo di testa, primo gol di un portiere italiano in Europa.
Il precedente
Ma il laziale Provedel si era già iscritto a questo albo speciale. Poco più di due anni e mezzo fa, il 7 febbraio 2020, quando era alla Juve Stabia in Serie B andò in rete nel 2-2 ad Ascoli, ancora di testa. Certo nulla a che vedere comunque con dei veri e propri specialisti come Chilavert e Rogerio Ceni, che vantano rispettivamente 62 e 131 reti in carriera. Oppure altri grandi del passato o del presente come René Higuita e Jorge Campos, o Alisson con la maglia del Liverpool.
I precedenti storici
In Italia si deve risalire agli exploit di Sentimenti IV, che con Modena, Juventus e Lazio realizzò ben 5 reti, tutte su rigore, tra il 1940 e il 1959, e di Antonio Rigamonti che, tra il 1967 e il 1986, ne fece 3 dal dischetto con il Como. Poi è arrivato Michelangelo Rampulla che il 23 febbraio 1992 in Atalanta – Cremonese, al 91′ si fece trovare al posto giusto per l’incornata dell’1-1, primo portiere italiano a segnare su azione. Rampulla resta l’unico per nove anni. Fino alla rete firmata da Massimo Taibi in maglia Reggina, il 1° aprile 2001, contro l’Udinese all’88’. E poi c’è stato Alberto Brignoli il 3 dicembre 2017, che ha firmato il 2-2 del Benevento contro il Milan al 95′ con uno stacco di testa perfetto che non diede scampo a Donnarumma.