Le stelle della MotoGP sono pronte a scrivere una nuova pagina di storia scendendo in pista nel Buddh International Circuit, collocato a Greater Noida, ad una cinquantina di chilometri da Nuova Dehli, per il GP India che fa il debutto assoluto per la classe regina, e dove finora aveva corso solo la F1.
Il circuito
Sarà importante per i piloti prendere subito confidenza con il nuovo tracciato indiano, che è lungo 5,01 km, con 13 curve: 8 a destra e 5 a sinistra. Progettato dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, ex pilota e ‘specialista’ del settore, si sviluppa su un terreno di 4mila ettari e può contenere fino a 110mila spettatori. Il circuito è stato inaugurato nel 2011 con il Gran Premio di F1, ospitando il ‘Circus‘ per tre anni. L’ultima gara risale al 27 ottobre 2013 quando vinse Sebastian Vettel su Red Bull. Il circuito ha subito un restyling per la MotoGp con alcuni interventi che si sono concentrati principalmente sulle vie di fuga.
I principali concorrenti
Il campione del mondo in carica Francesco Bagnaia con la sua Ducati – che a Misano è andato oltre al dolore causato dalla brutta caduta riportata in Catalogna – vanta 36 punti di vantaggio su Jorge Martin (Prima Pramac Racing) che è reduce da un Gran Premio ai limiti della perfezione. Bagnaia, ripresosi dagli acciacchi, vuole sferrare l’affondo per staccare i diretti concorrenti.
C’è da fare attenzione anche a Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) che proverà a fare ancora meglio rispetto al Gp di casa a Misano, sperando di avvicinarsi ulteriormente al vertice della classifica mondiale piloti. Lo stesso obiettivo di Brad Binder (Red Bull Ktm Factory Racing). Per il sudafricano quella al Buddh International Circuit è una bella occasione per dimenticare la deludente domenica vissuta a Misano.
Chi cerca riscatto
Chi va alla ricerca del riscatto è Johann Zarco (Prima Pramac Racing), così come Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) e Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP). Nel box Ducati Lenovo mancherà ancora Enea Bastianini, probabilmente sostituito da Michele Pirro. Anche l’Aprilia dovrà fare meglio dell’ultima gara con Aleix Espargaro, quinto in classifica generale, che ha faticato ad entrare in top ten. La moto di Noale comunque può stare lì davanti anche grazie all’esperienza di Maverick Viñales.
Le moto giapponesi stanno faticando molto: in casa Yamaha Fabio Quartararo si aspettava di più dal nuovo motore, mentre Franco Morbidelli vuole cercare di lasciare il segno in queste gare che mancano di qui a fine stagione. Situazione analoga per Marc Marquez con la sua Repsol Honda. Lo spagnolo a Misano è arrivato settimo, anche se non è sembrato molto entusiasta per la moto 2024 e il futuro è ancora incerto.