Il piatto forte della 13a giornata di Premier League è uno solo: Manchester City-Liverpool. Una sfida, in Inghilterra, quasi culturale, tra due città tremendamente vicine, ma anche così distanti. Basti pensare già solamente alla musica. Manchester patria degli Oasis, Liverpool dei Beatles. Due città che spesso negli ultimi anni si sono contese anche il titolo e che arrivano a questa sfida come prima e seconda forza del campionato.
Il confronto
E se il grande dubbio per il Manchester City si chiama Haaland (nonostante filtri ottimismo sulle chance di partire titolare), i Citizens sono reduci dal rocambolesco 4-4 a Stamford Bridge contro il Chelsea. Quest’anno la squadra di Pep Guardiola appare meno invincibile rispetto all’anno scorso e lo dimostrano i due ko rimediati in campionato.
Gli uomini di Guardiola sono comunque al comando al momento con 28 punti, ma tallonati dalle inseguitrici, per cui non possono assolutamente sbagliare. Il City ha sempre il miglior attacco e in casa è stato fin qui perfetto. Dall’altra parte c’è il Liverpool, arrivato a un solo punto di distacco e che sogna il sorpasso al vertice. La formazione di Jurgen Klopp ha trovato la quadra con un centrocampo rinnovato e più giovane ed è tornata a giocare bene e a segnare con continuità. In trasferta i Reds stanno però faticando in questo campionato, dove infatti hanno vinto solo due delle sei sfide lontano da Anfield Road.
Le probabili scelte
Da Guardiola ci aspettiamo pochi cambi, con Kevin De Bruyne che è ancora fuori e quindi con Julian Alvarez ormai diventato inamovibile alle spalle di Haaland. Il dubbio è sugli esterni, con Phil Foden che è l’unico sicuro del posto, mentre sull’altro lato è ballottaggio tra Jeremy Doku e Jack Grealish. In mediana c’è Rodri con Bernardo Silva, mentre nella linea di difesa Josko Gvardiol si posiziona a sinistra.
Klopp ritrova invece Alexis Mac Allister, che ha scontato il turno di squalifica nel match contro il Brentford, e che torna a guidare il centrocampo dei Reds, con a fianco Dominik Szoboszlai. Sulla trequarti c’è Cody Gakpo mentre sugli esterni agiranno Luis Diaz e Mohamed Salah, con Diogo Jota dalla panchina. In avanti il solito Darwin Nunez.
Due stili opposti
Queste le possibili scelte di una sfida che ne avrà un’altra al suo interno, quella tra i due tecnici. Da una parte Guardiola, dall’altra Klopp. Due modi opposti di intendere il calcio, ma entrambi vincenti. Un calcio avvolgente e fatto di possesso palla per i padroni di casa, contro la verticalità improvvisa e il pressing degli ospiti. Due scuole di pensiero, ma non come quelle tra giochisti e risultatisti. Perché entrambi fanno parte della prima fazione, ma con modi di intendere il calcio differenti. Per questo solo il campo dirà chi avrà ragione.