Terremoto in salsa stelle e strisce in casa Roma. Dan Friedkin è tornato nella Capitale in gran segreto con un volo privato ed ha annunciato l’esonero di Josè Mourinho. Prima lo aveva comunicato, occhi negli occhi, allo Special One e solo dopo al resto del mondo. In poche ore tutto è cambiato, con poche certezze e tante speranze che il nuovo allenatore, Daniele De Rossi, possa ingranare la marcia giusta e riportare i giallorossi dove meritano.

“Ringraziamo José a nome di tutti noi all’AS Roma per la passione e per l’impegno profusi sin dal suo arrivo in giallorosso”, hanno dichiarato Dan e Ryan Friedkin.

Mourinho era stato annunciato come sessantesimo allenatore nella storia della Roma nel maggio del 2021, ha guidato la squadra alla conquista della Conference League a Tirana il 25 maggio del 2022 e alla finale di Europa League a Budapest nella scorsa stagione. Ed ora è il passato, con il quarto esonero consecutivo della sua storia.

Con un chiaro “Bentornato a casa” la Roma ha annunciato Daniele De Rossi, ex bandiera della Roma e Capitan Futuro, che arriva sulla panchina dopo 18 anni da calciatore giallorosso. De Rossi farà il suo esordio sulla panchina che scotta nella sfida di campionato contro il Verona di sabato pomeriggio all’Olimpico.

DDR ha giocato 616 partite alla Roma divenendone capitano e segnando 63 reti in tutte le competizioni. È il secondo giocatore con più presenze nella storia del Club. In giallorosso ha conquistato per due volte la Coppa Italia, nel 2007 e nel 2008, e una volta la Supercoppa Italiana nel 2007. Se questo potrà bastare per risollevare la stagione dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia nel derby con la Lazio e il nono posto in Serie A, è presto per saperlo, ma i tifosi se lo augurano.

Anche il tifo ormai era abbastanza spaccato sullo Special One nonostante la striscia di sold out consecutivi allo stadio Olimpico.

De Rossi dopo il ritiro dal calcio giocato con l’esperienza al Boca Juniors, ha fatto parte dello staff tecnico dell’Italia nell’Europeo giocato nel 2021 e terminato con la vittoria degli Azzurri a Wembley dell’11 luglio, per poi avere la prima (dimenticabile) esperienza come allenatore alla guida della Spal nella scorsa stagione.

Ora bisognerà vedere se ripartirà da una difesa a tre, come Mourinho in questi anni, e come fece alla Spal, o se passerà a quattro con una squadra tutta da ricostruire mentalmente e fisicamente, in vista dei prossimi appuntamenti, a partire dal Verona in casa sabato e poi con Salernitana e Cagliari prima del big match con l’Inter del 10 febbraio. Forse in quel momento si sarà capito che Roma ‘derossiana’ sarà.

Il tutto con un direttore sportivo da trovare in tempi brevi e un mercato dalle mille incognite portato avanti, ancora per poco e con pochi soldi, dall’uscente Tiago Pinto.