La 22esima giornata di Serie A passerà, probabilmente, nella storia del calcio italiano. In dieci partite giocate sono stati ben cinque i calci di rigore sbagliati, sugli otto che sono stati calciati. Numeri che non si vedevano in Italia addirittura dalla stagione 1960/61, quando, nel corso dell’11esima giornata, sbagliarono il calcio dagli 11 metri Torino, Napoli, Juventus e due volte il Lecco.

L’analisi degli episodi

La giornata horror dei rigoristi si è aperta con l’errore dell’attaccante del Milan Olivier Giroud, che si è fatto ipnotizzare da Skorupski nella sfida tra i rossoneri e il Bologna a San Siro. L’ultimo penalty calciato, è stato invece quello realizzato da Paulo Dybala nel posticipo del lunedì tra Salernitana e Roma.

Due campioni con un modo di calciare forse simile, puntando a spiazzare il portiere avversario, ma una tecnica che non ha funzionato ottimamente per il francese che ha di fatto passato la sfera all’avversario che gli era di fronte. Cosa non accaduta per l’argentino che è riuscito, invece, a spiazzare il portiere. Un gesto tanto semplice quanto complesso allo stesso tempo.

Sempre nella sfida di San Siro poi, è arrivato il secondo errore della giornata. Ancora un francese in rossonero sul dischetto e ancora un errore, questa volta però la sfortuna ci ha messo del suo, con il palo colpito da Theo Hernandez. L’ultimo invece a sbagliare il penalty dei cinque assegnati durante la 22esima giornata è stato Nico Gonzalez. Anche lui non è riuscito a beffare il portiere Sommer in Fiorentina-Inter.

Tra errori e centri

Oltre ai rigore di Giroud, Theo Hernandez e Nico Gonzalez sbagliati e quello di Dybala messo a segno ce ne sono stati altri quattro. Sempre nel finale di Milan-Bologna, la squadra di Thiago Motta ha ottenuto un rigore che Orsolini non ha sbagliato. Poi in Genoa-Lecce è stato Krstovic a incaricarsi di battere un penalty, ma anche il montenegrino ha sbagliato.

Infine in Verona-Frosinone sono stati assegnati due rigori ai padroni di casa. Dopo il primo sbagliato da Duda, il secondo è stato calciato e trasformato da Suslov che ha anche interrotto la “maledizione” dei rigori per la squadra di Baroni che ne ha messi a segno solo 2 su 6 totali calciati.

Un pò di storia…

L’invenzione del rigore risale a circa 133 anni fa, il 2 giugno 1891 quando venne inventato e la regola fu introdotta dopo una “furbata” dei giocatori del Notts County. Un gesto che ha regalato incredibili emozioni, in finali di Europei, Mondiali e competizioni di ogni tipo. Tanti quelli segnati con i gesti più estrosi come cucchiai, pallonetti, giravolte e staffilate, contro portieri-ballerini o anche portieri-cannonieri, ma tanti anche i pali e le traverse maledette.

Precedenti storici

Il rigore sbagliato da Baggio nella finale della Coppa del Mondo tra Italia e Brasile nel 1994 è purtroppo per gli Azzurri un esempio doloroso, come i penalty sbagliati da Conti e Graziani nella finale di Coppa dei Campioni 1983-84 della Roma contro il Liverpool, con lo show di Grobbelaar. Hanno fatto altrettanto male più recentemente i penalty sbagliati da Jorginho, con l’Italia fuori dai Mondiali, ricordo ancora vivido per tutti i tifosi Azzurri.