La 1a giornata del Sei Nazioni 2024 di rugby è stata sicuramente emozionante. L’Italia ha impressionato positivamente per larghi tratti nella partita contro l’Inghilterra di sabato all’Olimpico, ma ancora una volta è arrivata una sconfitta.

La nuova Italia

La nuova Italia del ct Gonzalo Quesada, nonostante fosse considerata la squadra meno quotata, ha giocato con grande determinazione ed ha messo in difficoltà il XV della Rosa, tra i favoriti per la vittoria finale.

La difesa italiana ha dimostrato grande solidità riuscendo a tenere a bada l’attacco avversario, ma è in avanti che gli azzurri hanno mostrato diversi momenti di brillantezza con belle combinazioni di gioco e buone azioni individuali, con la squadra italiana che ha dimostrato di poter mettere in difficoltà anche le squadre più forti del torneo.

La sconfitta di misura 27-24, infatti, è quella arrivata con lo scarto minimo nei 31 precedenti contro l’Inghilterra. La gara ha dimostrato che gli azzurri hanno fatto dei progressi importanti rispetto agli anni precedenti. Ovviamente, ci sono ancora aspetti da migliorare, come ad esempio la precisione nei calci piazzati e la gestione della pressione nei momenti cruciali della partita.

L’avvicinamento al secondo match

Tuttavia, la buona prestazione contro l’Inghilterra è un segnale positivo per il futuro del rugby italiano. Sicuramente, l’Italia dovrà continuare a lavorare duramente e ad allenarsi intensamente per affrontare le sfide future del torneo, a cominciare da quella contro l’Irlanda.

E’ già iniziata, infatti, la marcia di avvicinamento al secondo match, domenica 11 febbraio alle ore 15:00 locali (16:00 italiane) all’Aviva Stadium di Dublino contro i padroni di casa dell’Irlanda, campioni in carica. Una sfida proibitiva per gli azzurri che proveranno a vendere cara la pelle.

Crollo Francia

La prima giornata del Sei Nazioni 2024 ha visto tre vittorie esterne e soprattutto ha già messo in chiaro le intenzioni dell’Irlanda di confermarsi campione. E’ stato cocente l’inizio per la Francia con il ko interno 38-17 contro gli irlandesi; non basta a giustificare la debacle l’assenza di Dupont per i Bleus.

La Francia è mancata totalmente in fase offensiva con tante palle perse, e quello che doveva essere il “big match” che poteva essere già decisivo per le sorti finali del Sei Nazioni 2024, è diventata quasi accademia per gli irlandesi.

Lo scontro più bello

La gara più appassionante invece, e per certi versi incredibile, è stata poi quella tra Galles e Scozia, perché un risultato che da 0-27 termina 26-27 non si vede di certo tutti i giorni su un campo da rugby e in particolare a questi livelli.

La Scozia alla fine ha portato a casa il successo di misura, ma il calo di tensione e attenzione sarebbe potuto costare caro. Aver pensato che la partita fosse già finita ha portato gli scozzesi ad un passo dall’entrare dalla porta sbagliata della storia.