Jürgen Klopp vuole salutare Liverpool vincendo tutto. L’English Football League Cup l’ha già portata a casa, ora restano Premier League ed Europa League. Obiettivi, questi, tutti alla portata di un Liverpool dirompente, soprattutto in campionato, dove i Reds stanno dominando nonostante le inseguitrici (Manchester City e Arsenal su tutte) per ora non sembrino intenzionate a mollare.

Ma sicuramente il successo in Carabao Cup sta già dando ulteriore morale alla squadra di Klopp, capace di piegare il Chelsea al 118’ grazie alla rete di Van Dijk. Decimo titolo conquistato nella competizione per il Liverpool che sta iniziando a salutare, nel modo migliore, il suo allenatore che a fine stagione lascerà il club.

Situazione Premier League

Un addio difficile ma – secondo il tecnico tedesco – necessario per ritrovare un po’ di energia perduta e rituffarsi in un’altra avventura dopo un periodo di pausa. Per questo la testa ora tornerà tutta sul campionato. Reds a 60 punti, Manchester City a 59, Arsenal a 58.

Difficile ricordare una Premier League più emozionante e imprevedibile negli ultimi anni. Di questo passo verrà deciso tutto molto probabilmente all’ultima giornata. E le prime tre hanno iniziato a volare per il rush finale. Salah e compagni, però, proveranno ad amministrare il sottile vantaggio, soprattutto in relazione ai numeri, fin qui straordinari, della stagione in corso.

Statistiche e dati

Negli ultimi due mesi hanno giocato 16 partite, vincendole tutte, o quasi. Appena una sconfitta, tra l’altro contro l’Arsenal, e due pareggi, poi solo successi. Mentre nelle 26 gare di campionato sono 63 i gol segnati (miglior attacco) e 25 quelli subiti (seconda miglior difesa).

La sfida, poi, è anche tra i bomber perché se Haaland guida la classifica marcatori a 17 reti, subito dietro c’è Salah con 15. Ai gol dell’egiziano, però, vanno uniti anche i 18 gol sommati di Nunez e Diogo Jota (9 a testa), per un reparto offensivo che da sempre fa le fortune di Klopp.

Con il ritorno dell’Europa League, poi, sarà tutto più complicato perché da gestire ci sarà anche l’impegno del giovedì, a differenza di City ed Arsenal che, giocando la Champions, avranno un giorno o due in più di riposo. Ma il tecnico tedesco ha chiara la strada da qui a maggio: vuole salutare vincendo e in Carabao ci è appena riuscito. Ora restano gli altri due grandi obiettivi che coronerebbero un addio perfetto.