Sì, ora si può dire veramente. E’ Jannik Sinner l’uomo da battere nel circuito ATP maschile. E se qualcuno aveva ancora qualche dubbio a riguardo, il Masters 1000 di Miami ha fugato ogni dubbio.

Il percorso e le prospettive

Terza vittoria dell’anno, dopo quella di Rotterdam e la ben più prestigiosa a Melbourne per il primo slam della sua carriera. Fin qui l’Azzurro ha partecipato a quattro tornei: tre vinti e una semifinale contro Alcaraz a Indian Wells. Un certificato della grandezza di Jannik che da lunedì è n.2 e ora punta alla vetta.

D’altronde se negli ultimi quattro mesi ha perso solo due partite, per altro una contro Alcaraz e l’altra contro Djokovic alle finals di Torino, qualcosa vorrà pur dire. In tanti, poi, hanno già iniziato a fare i conti su quando l’altoatesino potrà essere numero uno e ipoteticamente potrebbe succedere già al Roland Garros.

Tra poco, infatti, prenderà il via la stagione sulla terra rossa, la superficie che meno ama Sinner. Ma non per questo le aspettative si abbasseranno. Non confermata, intanto, la sua presenza a Barcellona, comincerà subito dal 1000 di Montecarlo, dove risiede, per poi proseguire con Madrid, Roma e poi Parigi, nello stesso stadio dove ad agosto tornerà per le Olimpiadi.

Fronte Azzurro

Appuntamenti, al di là dei Giochi, ai quali sicuramente prenderà parte anche Matteo Arnaldi: il 23enne sanremese è salito al numero 35 del mondo, toccando così il suo best ranking e confermando il periodo di forma eccezionale dei tennisti Azzurri.

Nella squadra, infatti, ci sono anche Musetti e Berrettini. Il primo è l’unico italiano al via nel tabellone principale del “Millennium Estoril Open” (ATP 250 con montepremi di 579.320 euro) che si disputa sulla terra rossa portoghese.

Il 22enne di Carrara, n.24 Atp e terzo favorito del seeding, entrerà in gara direttamente al secondo turno contro il padrone di casa, lusitano, Nuno Borges. “And last, but not least”, direbbero gli inglesi, Berrettini. Addio alla Satta, cambio allenatore e la speranza che gli infortuni che lo hanno costretto ko tante volte lo scorso anno siano finiti.

Archiviata la trasferta nordamericana con la finale del Challenger di Phoenix e il debutto amaro contro Murray a Miami, Matteo Berrettini è pronto per la stagione sulla terra rossa: si riparte da Marrakech, con l’obiettivo di arrivare al top della forma per gli appuntamenti clou: gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros. Nella sua testa c’è anche quella di condurre, insieme a Sinner, l’Italia verso una medaglia ai Giochi e a una seconda Coppa Davis dopo aver vissuto le finali di Malaga da tifoso-spettatore.