Ancora un ultimo sforzo e sarà poi finale, la terza assoluta per una competizione da molti incompresa che ha però dato un’opportunità importante a tante squadre di mettersi in mostra e togliersi grandi soddisfazioni.

Mercoledì 29 maggio Atene accoglierà le due finaliste di Conference League, competizione che quest’anno ha regalato gol, spettacolo e soprattutto anche inaspettati colpi di scena.

La Fiorentina ha per il momento un piccolo vantaggio sul Bruges, mentre l’Olympiakos ha demolito all’andata a domicilio l’Aston Villa e pregusta l’incredibile possibilità di giocarsi la sua prima storica finale davanti al pubblico di casa.

Il 3-2 del Franchi, arrivato grazie alla rete all’ultimo respiro di M’Bala Nzola, non può di certo lasciar tranquilla una Fiorentina che nell’ultimo periodo si è riscoperta fragile e a tratti persino deconcentrata. La Viola appare in debito d’ossigeno dal punto di vista sia fisico che soprattutto mentale e ha in questi ultimi appuntamenti dovuto fare i conti con una sorprendente fragilità difensiva, anche se in Europa non perde addirittura dall’agosto 2023 e dovrà necessariamente far pesare la propria differenza sul piano della qualità tecnica contro un avversario che in casa quest’anno in gare continentali non ha ancora perso, vincendo tutte le ultime quattro subendo appena una rete.

Sembra invece una squadra in missione l’Olympiakos, che ha di fronte a sé la possibilità di diventare la seconda squadra greca a raggiungere l’ultimo atto di una competizione Uefa dopo il Panathinaikos, che fu battuto 2-0 dall’Ajax nella finale di Coppa dei Campioni 1970/71.

Il clamoroso successo del Villa Park per 4-2 ha visto peraltro salire a 16 le reti realizzate dai biancorossi nella fase a eliminazione diretta di questa competizione, dato record nel torneo. Uomo della provvidenza sarà senza ombra di dubbio Ayoub El Kaabi: capocannoniere di questa edizione del torneo con otto reti nonché miglior goleador europeo della stagione contando anche le tre reti realizzate nei gironi di Europa League, il marocchino all’andata ha segnato la seconda storica tripletta mai realizzata da un giocatore dell’Olympiakos in una competizione continentale, dopo quella di Konstantinos Mitroglou in Champions contro l’Anderlecht nell’ottobre 2013.