A metà del cammino Tadej Pogacar resta saldamente al comando del Giro d’Italia, che punta a vincere alla sua prima partecipazione. Lo sloveno dell’Uae Team mantiene un vantaggio di 2’40” sul colombiano Daniel Martinez della Bora-Hansgrohe e 2’56” di vantaggio sul gallese Geraint Thomas, il rivale più accreditato e attualmente terzo nella classifica generale.

Vincitore già di due Tour de France, Pogacar in questo 2024 si è messo in testa di ripetere l’impresa di vincere Giro e Tour nello stesso anno. L’ultimo a riuscirci è stato il compianto Marco Pantani.

Lo sloveno per ora sta dominando in carrozza questo Giro, avendo vinto già 3 tappe tra cui la cronometro di Perugia. In attesa delle grandi montagne di questa e della prossima settimana, come sempre vero banco di prova della gara, Pogacar si è limitato a controllare il gruppo e a chiudere in sicurezza la 11/a tappa da Foiano di Val Fortore-Francavilla al Mare di 207 km. “Oggi è stata una giornata lunga ma tranquilla, c’era caldo. Credo tutti abbiamo risparmiato le gambe, il finale è stato combattuto e veloce con un vento forte. Sono felice per me, è una giornata in meno. Io ho cercato di restare in gruppo, in uno spazio sicuro, ma è stato davvero difficile”, ha commentato a caldo lo sloveno.

La vittoria di tappa è andata ad un ottimo Jonathan Milan. Lo sprinter azzurro della Lidl Trek ha preceduto il belga Tim Merlier della Soudal Quick-Step e l’australiano Kaden Groves della Alpecin-Deceuninck in uno sprint di gruppo reso ancora più caotico dal forte vento contrario.

Per Milan, maglia ciclamino, è il secondo successo di tappa in questo Giro dopo quello di Andora, e la sua terza assoluta dopo quella dello scorso anno. “E’ facile dire che sono andato forte in volata, ma il team ha fatto un grandissimo lavoro per controllare la corsa e permettermi di arrivare davanti. È bellissimo raggiungere l’obiettivo lavorando tutti insieme, io non posso fare altro che ringraziarli”, ha commentato a caldo Milan. “Oggi è stata una volata un po’ caotica ma ritengo di essere partito con i tempi giusti. Penso che rispetto a Napoli sia cambiato questo, anche se lì era tutto un altro arrivo”, ha aggiunto lo sprinter azzurro già oro alle Olimpiadi di Tokyo nell’inseguimento a squadre.

La frazione di mercoledì è stata una lunga faticata, anche se il percorso di 207 km prevedeva solo una salita di terza categoria prima di dirigersi lungo la costa adriatica. Gli ultimi quattro km sono stati a dir poco movimentati con una caduta nel finale proprio a pochi metri dal passaggio della maglia rosa Pogacar.

Tra i coinvolti nella caduta anche lo sprinter olandese Fabio Jakobsen del Team DSM, mentre lo sloveno è arrivato in sicurezza al traguardo. “Non ho visto la caduta, ero concentrato sulla mia volata. Spero che i ragazzi coinvolti non si siano fatti molto male”, ha commentato ancora Milan dopo lo sprint vincente. Oggi si corre la Martinsicuro-Fano di 193 km, una frazione che partirà in piano lungo la costa per poi tagliare nell’entroterra e affrontare quattro salite di quarta categoria che potrebbero favorire i cacciatori di tappe.