Due settimane e l’Italia comincerà a fare sul serio. Il 31 maggio, intanto, il raduno a Coverciano con Spalletti che ha diramato una prima lista di 30 convocati che dopo le due amichevoli contro Turchia e Bosnia sarà scremata a 26 per la spedizione azzurra in Germania per l’Europeo del 2024.

Facciamo allora un check-up degli azzurri. Chi sta benissimo, chi così così, chi deve riprendersi dopo un’annata non esaltante.

PORTIERI
Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain): Eletto miglior portiere dell’Europeo vinto dall’Italia nel 2021, tre anni dopo punta a ripetersi
Alex Meret (Napoli): Appena cinque i clean sheet stagionali. Non è solo colpa sua, ma sicuramente di una stagione da dimenticare.
Ivan Provedel (Lazio): Non sono tanti i portieri che hanno segnato dei gol in vita loro. Ivan è uno di quelli, tra l’altro nella gara d’esordio in Champions League e al 94′ contro l’Atletico Madrid.

DIFENSORI
Francesco Acerbi (Inter): La sua rete al Milan ha dato il via libera alla vittoria del derby e alla festa Scudetto, il ventesimo della storia dell’Inter.
Alessandro Bastoni (Inter): Giocatore del mese di marzo della Serie A. Inamovibile di Simone Inzaghi e anche di Luciano Spalletti. Una colonna della difesa.
Raoul Bellanova (Torino): E’ il difensore che ha fornito più assist in questo campionato: sette, record per un difensore del Torino in un singolo torneo nelle ultime 20 stagioni di Serie A (dal 2004/05).
Alessandro Buongiorno (Torino): Buon feeling con la porta. Tre i gol fin stagione e anche un assist.
Riccardo Calafiori (Bologna): Ha fornito cinque assist nel 2024 in Serie A, nessun difensore ha fatto meglio nel periodo in campionato. Da quando il dato sui passaggi vincenti è disponibile nella competizione (dal 2004/05), Calafiori è il primo difensore del Bologna ad aver tagliato il traguardo dei cinque assist in un singolo torneo.
Andrea Cambiaso (Juventus): Piede educato e dotato di buona corsa. Il prossimo anno vorrà imporsi come titolare della Juventus, ma al suo primo anno ha messo a segno due gol e tre assist.
Matteo Darmian (Inter): Il dodicesimo uomo. Lo è nell’Inter e lo sarà in Nazionale. Ma ogni allenatore vuole un calciatore così. All’occorrenza può anche fare il braccetto nella difesa a tre.
Giovanni Di Lorenzo (Napoli): Lascerà la città che lo ha reso campione d’Italia e capitano, ma Spalletti per lui ha sempre avuto un debole. Sfrutterà l’Europeo per rilanciarsi.
Federico Dimarco (Inter): Cinque gol e sei assist, è uno dei tre difensori capaci di segnare almeno cinque reti e di fornire almeno cinque passaggi vincenti in questa stagione nei cinque principali campionati europei.
Gianluca Mancini (Roma): vice capitano nella Roma, si è conquistato la chiamata di Spalletti con un finale di stagione da record. Con i suoi gol ha fatto volare la Roma in semifinale di Europa League.
Giorgio Scalvini (Atalanta): Una coppa Italia persa, ma un’Europa League vinta. Cresciuto esponenzialmente con Gasperini.

CENTROCAMPISTI
Nicolò Barella (Inter): Meno gol della passata stagione quando in campionato ne segnò sei (quest’anno solo 2). Ma 37 sono state le partite giocate. C’è sempre.
Bryan Cristante (Roma): Indispensabile per ogni allenatore. Con 3.292 minuti disputati in Serie A è il sesto calciatore più utilizzato del campionato.
Nicolò Fagioli (Juventus): Una stagione passata fuori dal campo per via della squalifica. La convocazione è l’occasione giusta per tornare al top.
Michael Folorunsho (Hellas Verona): Chiamato a marzo per la prima volta in azzurro, confermata la sua presenza. Almeno nei pre-convocati.
Davide Frattesi (Inter): Nell’Inter si è guadagnato il suo spazio col lavoro. Lo stesso ha fatto in Nazionale dove nell’ultimo anno segnato quattro gol.
Jorginho (Arsenal): Un campionato inglese sfumato all’ultimo dopo una stagione vissuta al vertice. Rigori e ordine di gioco saranno i compiti che gli affiderà Spalletti.
Lorenzo Pellegrini (Roma): Rinato sotto la cura Daniele De Rossi. Sette gol messi a segno nella seconda parte di campionato scacciando via la versione depressa del periodo con Mourinho.
Samuele Ricci (Torino): Sarà il vice Jorginho. Ruolo conquistato con il Torino dove non ha mai fatto mancare la sua regia.

ATTACCANTI
Federico Chiesa (Juventus): Il “Sinner” azzurro. Ha chiuso la stagione con nove gol e un finale d’annata superlativo.
Stephan El Shaarawy (Roma): Seconda punta, attaccante esterno e quinto nel centrocampo a cinque: la sua duttilità l’arma migliore.
Riccardo Orsolini (Bologna): Tra i protagonisti della Champions di Bologna. Da due anni fisso in doppia cifra. Lo scorso anno 11 gol, quest’anno 10.
Giacomo Raspadori (Napoli): Più gol dello scorso anno, ma era facile. Nonostante fosse campione d’Italia con Spalletti aveva fatto appena due gol. Quest’anno cinque, ma il ct lo ha chiamato per la possibilità di giocare col falso nove.
Mateo Retegui (Genoa): Nell’ultimo anno di azzurro, insieme a Frattesi, è il miglior marcatore della nazionale. Eppure sarà il vice di Scamacca.
Gianluca Scamacca (Atalanta): Sarà il titolare dell’Italia. Dall’ultima pausa internazionale a fine marzo, nessun giocatore ha partecipato a più gol rispetto a Gianluca Scamacca a livello di club nei cinque grandi campionati europei tra tutte le competizioni: 14 (10 reti e 4 assist), alla pari di Cole Palmer del Chelsea (14)
Mattia Zaccagni (Lazio): Annata più difficile rispetto alla precedente. Ma nell’uno contro uno è certezza e anche sotto porta. Sei gol in stagione in A, a fronte dei 10 del 22-23.