Tutto rimandato al giorno della Festa della Repubblica.

Cremonese e Venezia, nel primo atto della finale playoff per salire in Serie A, “scelgono” di non farsi male.

In uno Zini sold out finisce 0-0 e adesso il verdetto arriverà domenica nella gara di ritorno in laguna. Va ricordato che ai padroni di casa basterà anche solo il pareggio per essere promossi grazie al terzo posto conquistato in regular season a fronte del quarto degli avversari.

Per questo saranno i grigiorossi a doversi giocare il tutto per tutto. Intanto, per ora, tra Stroppa e Vanoli ha vinto l’equilibrio, nonostante nei primi minuti del match fosse partito meglio il Venezia, salvo poi trovare le giuste contromisure della Cremonese che ha gestito la gara per lunghi tratti della partita.

La grande chance del primo tempo arriva dai piedi del solito Coda. Intorno alla mezz’ora l’attaccante scarica un bel destro dai venti metri: Joronen è attento e alza in angolo.

Il Venezia rientra in campo con un altro spirito e dopo tre giri d’orologio arriva il primo squillo dalle parti di Saro, con la traversa su punizione di Pierini.

I ritmi crescono, Stroppa chiama il supporto del pubblico e il momento sembra favorevole alla Cremonese, alzando così il baricentro della propria squadra che al 60’ di gioco va a un niente dal vantaggio.

Coda lavora un gran pallone sulla trequarti e apre per Zanimacchia: il cross basso pesca Vazquez, che a botta sicura trova il muro. Poi l’azione porta al destro dal limite di Sernicola, salvato in tuffo da Joronen.

Al triplice fischio, però i rimpianti sono tutti della Cremonese con le due occasioni migliori non concretizzate e l’obbligo, tra due giorni, di vincere per tornare in Serie A. Uno l’episodio dubbio che ha portato anche alle proteste di tutto lo Zini: al 73’ un possibile tocco di mano in area di Svoboda su conclusione di Vazquez ma l’arbitro ha lasciato correre e il Var non è intervenuto.

Tutto rimandato al ritorno.