Croazia-Albania è la sfida tra le deluse del gruppo con Italia e Spagna.
Entrambe a zero punti, hanno bisogno di una vittoria per continuare a sperare nel passaggio del turno e volare agli ottavi di finale dell’Europeo di Germania.
Dopo la sonora sconfitta contro la Spagna, la Croazia si presenterà con qualche novità rispetto allo scorso match. Ci sarà l’inserimento di Pasalic al posto di Majer ed in attacco spazio a Petrovic e Kramaric. Invariato il centrocampo, composto dagli intoccabili Modric, Brozovic e Kovacic.
Per quanto riguarda l’Albania, tra i pali ancora fiducia a Strakosha e Asllani confermato in regia. L’unico dubbio Sylvinho lo ha in attacco. C’è un ballottaggio tra Broja e Manaj che è stato uno dei migliori quando è subentrato la partita scorsa.
Non ci sono precedenti tra le due squadre, è la prima volta in assoluto che le due nazionali si affrontano, ma c’è un dato che, se vogliamo, non fa star tranquilla l’Albania che ha vinto solo uno degli ultimi dieci incontri con selezioni sfidate per la prima volta.
L’unico successo è maturato contro contro le Isole Faroer nel giugno 2023. Di contro la Croazia, come detto, ha perso contro la Spagna, ma dall’Euro ’96 non perde due gare di seguito in un torneo continentale.
Germania-Ungheria
Tornano in campo i padroni di casa che, dopo aver vinto 5-1 all’esordio contro la Scozia, vogliono archiviare la pratica ottavi di finale già contro l’Ungheria.
Il momento per i tedeschi è decisamente positivo e lo dimostrano i numeri, visto che nelle ultime 10 partite disputate hanno ottenuto 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.
Anche se, ospitando gli Europei, va sottolineato come l’ultima partita ufficiale prima di quella con la Scozia risaliva al campionato del Mondo: era il primo dicembre 2022, Costa Rica-Germania 2-4.
Umore opposto, invece, per l’Ungheria che arriva dopo il ko per 3-1 contro la Svizzera, ma che può contare su dei precedenti comunque buoni contro la Germania.
Trentasette volte si sono sfidate le due nazioni con 13 vittorie dei tedeschi, dodici pareggi e altrettanti successi dell’Ungheria.
I valori tecnici sono comunque tutti a favore dei padroni di casa che come nella gara d’esordio dovrebbe puntare ancora sui tre trequartisti (Musiala, Gundogan e Wirtz), dietro l’unica punta (Havertz).
Scozia-Svizzera
La giornata del Gruppo A si chiude con la sfida tra Scozia e Svizzera. Una sliding door del girone.
Gli scozzesi sono obbligati a vincere per tenere accese le speranze di qualificazione agli ottavi mentre gli elvetici, forti del successo contro l’Ungheria, possono concedersi anche un pareggio.
Certo sarebbero meglio i tre punti per arrivare all’ultima giornata e giocarsi il primato del gruppo contro la Germania, ma intanto servirà superare questa seconda giornata.
Come detto la formazione di Clarke rischia ora l’ultimo posto del girone, e le possibilità di fare bene in questo secondo appuntamento sembrano davvero poche, se guadiamo alle ultime prestazioni della squadra.
Pesano in modo particolare le ultime 10 partite, chiuse con 6 sconfitte, 3 pareggi e una sola vittoria ottenuta contro Gibilterra.
Alla Svizzera sono bastati 45 minuti per aver ragione dell’Ungheria, ottenendo così la terza vittoria in 5 partite e archiviando le difficoltà emerse nel girone di qualificazione, chiuso alle spalle della Romania ma con 4 sole vittorie in 10 gare.
Ci sono poi i precedenti anche a fare da termometro della sfida, nonostante l’ultima gara tra queste due nazioni risalga al 2006. Il bilancio è favorevole agli scozzesi con 4 successi a 3, tre dei quali arrivati però entro il 1990. Una vita fa praticamente.
La Svizzera ha vinto l’ultima sfida per 1-3 nel 2006, mentre la Scozia si è imposta nell’unico confronto giocato, nel 1996, in occasione degli Europei di Inghilterra.