La Champions cambia, da quest’anno è a girone unico con 36 squadre, ma il fascino della coppa dalle grandi orecchie resta lo stesso.
Cinque le italiane impegnate, a cominciare dalla Juventus che ospiterà il PSV. I bianconeri si apprestano a vivere la loro 38esima edizione e nessun’altra squadra italiana ne ha giocate così tante. In Europa solamente Real Madrid, Bayern Monaco e Benfica vantano più partecipazioni, ma a Thiago Motta i numeri interessano fino a un certo punto.
Alla classifica di campionato per ora non guarda e se dopo le prime due partite si gridava al “Motta Ball” nelle ultime due partite sono arrivati altrettanti pareggi che hanno frenato un po’ l’entusiasmo dell’ambiente bianconero. Ma la rivoluzione juventina è appena cominciata perché in estate Giuntoli ha ceduto 20 calciatori, avviando una vera e propria destrutturazione della Vecchia Signora.
Di fronte trova un avversario sicuramente alla portata e che negli ultimi anni non ha propriamente brillato in Champions League, vincendo solo due delle ultime 22 partite disputate. Entrambi i successi, però, risalgono alla passata annata quando il PSV raggiunse addirittura gli ottavi per un traguardo che mancava dalla stagione 2015-16.
Attenzione a Tillman tra le fila olandesi, con coach Peter Bosz che giocherà con il 4-3-3. Sul 4-2-3-1, invece, dovrebbe puntare Motta, pronto a mettere dentro tanti volti della campagna estiva.
Da Kalulu a Thuram, passando per Nico Gonzalez e Koopmeiners. Insomma, la squadra migliore per vincere all’esordio. E pensare che Thiago Motta la Champions avrebbe comunque potuto giocarla con il Bologna che lo scorso anno ha condotto ad uno storico quarto posto in campionato.
Per i rossoblù questa sarà una settimana storica perché dopo quasi 60 anni, tornano a disputare la massima competizione europea per club. E’ infatti dal 14 ottobre 1964, contro l’Anderlecht sul campo neutro di Barcellona, che i rossoblù non disputano una gara di Champions League. Certo l’avvio di stagione è stato ben lontano dalle aspettative e il momento non sembra dei migliori, con la formazione di Italiano ancora in cerca della prima vittoria in Serie A, e con il successo in gare ufficiali che manca dall’11 maggio.
Lo Shakhtar è invece dal 2000 un ospite praticamente fisso della Champions, con i quarti raggiunti nel 2011 come miglior risultato. La formazione ucraina ha vinto 2 trasferte su 5 agli ordini dell’olandese Pusic. Tra le due squadre, inoltre, è il primo confronto assoluto, mentre per gli ucraini si tratta della partita numero 25 contro formazioni italiane con un bilancio che li vede aver vinto sei gare (due sole in trasferta), a fronte di cinque pareggi e tredici sconfitte.
Si chiude la settimana poi con la sfida tra Atalanta e Arsenal, con i bergamaschi che hanno strappato il pass per la Champions grazie alla vittoria in Europa League dello scorso anno. La Dea deve comunque trovare ancora la sua dimensione quest’anno, nonostante si sia ripresa dopo il pesante ko contro l’Inter. Nell’ultimo turno di campionato ha vinto 3-2 contro la Fiorentina, portandosi a due successi in Serie A e dunque a sei punti.
Attenzione però alle assenze perché mancheranno a lungo Scalvini e Scamacca, due grandi protagonisti dello scorso anno. Per questo davanti si punterà ancora sull’intesa che si sta creando tra Lookman e Retegui, entrambi in gol con la Viola.
Alti e bassi anche per l’Arsenal che dopo il passo falso con il Brighton (1-1), riesce a strappare un successo di vitale importanza nel North London Derby contro il Tottenham (1-0) grazie alla rete di Gabriel. Non è stata la miglior versione dei Gunners che fin qui hanno ottenuto 10 punti in 4 gare e si ritrovano in una buona 2° posizione a -2 dal City. Dal punto di vista delle prestazioni, come prevedibile trattandosi di inizio stagione, non hanno però ancora espresso il loro potenziale.