Il grande basket americano torna a far parlare di sé e dopo l’oro olimpico di quest’estate a Parigi, ora i riflettori sono tutti puntati su mercato e preseason, in attesa della prima palla a due il 22 ottobre.
C’è chi è in scadenza a fine anno (D’Angelo Russell), chi è già stato sul mercato in estate senza trovare ammiratori (Ingram), chi non ne vuole sapere di processi di “rebuilding” (Zach LaVine), chi forse sogna un ritorno al passato (Bruce Brown) e chi punta a incassare il massimo contrattuale.
Sette nomi di livello che sposteranno gli equilibri della prossima corsa al titolo che vede Boston ripartire da campione in carica.
Secondo l’annuale sondaggio dei general manager della franchigia saranno ancora i Celtics i favoriti, sia nella Eastern conference che per la vittoria finale. Le pretendenti però saranno tante.
Attenzione anche a quello che poteva essere il “nostro” Banchero, salvo poi scegliere la nazionale a stelle strisce. Orlando ha in lui la sua stella (del presente e del futuro) e in Suggs un grandissimo difensore, ma nei ruoli dietro il talento offensivo di “D-Lo” potrebbe aiutare i giovani Magic, visto che tra Lakers (due volte), Nets, Warriors e Timberwolves di esperienza il prodotto di Ohio State (che a Brooklyn è stato anche un All-Star) ne ha già accumulato parecchia.
Se poi il tiro da tre punti è il fondamentale più importante nella pallacanestro di oggi, il 39.2% tenuto da Cam Johnson dal suo ingresso nella lega è biglietto da visita che potrebbe ingolosire molte squadre.
Anche Brooklyn probabilmente vorrebbe tenerlo, ma il rebuilding dei Nets potrebbe non essere la soluzione migliore per il giocatore. Chi lo batte in questa percentuale (con il 40) è Jerami Grant, a Detroit è stato anche opzione n°1 di una squadra, ma forse la sua dimensione migliore sarebbe da complemento di lusso a qualche superstar (materiale pregiato che oggi a Portland manca).
Nel frattempo, però, le prime risposte arrivano dal campo con la preaseason. E i Lakers, nelle prime due amichevoli, hanno totalizzato altrettante sconfitte contro T’Wolves e Suns.
Gare disputate entrambe in trasferta a Palm Desert, giusto un paio d’ore di strada dal campo d’allenamento della squadra. Ora, però, per i Lakers comincia un lungo viaggio sempre lontano da casa che inizia da Milwaukee e proseguirà toccando Las Vegas, Phoenix e San Francisco.
La strada che porta al debutto in regular season contro Minnesota del prossimo 22 ottobre, infatti, non prevede gare in casa a causa dei lavori di rinnovamento tutt’ora in corso alla Crypto.com Arena.
Brutte notizie, poi, per RJ Barrett. Per lui un infortunio alla spalla destra con in controlli medici che hanno evidenziato una distorsione all’articolazione acromioclavicolare che costringeranno l’ex Knicks a stare fuori dai parquet NBA per il resto della preseason. Lo stato dell’infortunio del giocatore verrà rivalutato prima dell’inizio della regular season che per i Raptors prenderà il via nella notte italiana tra mercoledì 23 e giovedì 24 ottobre tra le mura amiche della Scotiabank Arena contro i Cleveland Cavaliers.
Nella prima amichevole tra le mura amiche del Madison Square Garden, invece, i Knicks travolgono Washington 117-94 e il grande protagonista è l’ultimo arrivato a New York. Per Karl-Anthony Towns l’esordio sotto gli occhi dei tifosi di casa finisce con una doppia doppia da 25 punti e 12 assist, oltre a qualche ottimo segnale d’intesa con i nuovi compagni.
Bene anche Victor Wembanyama e Chris Paul, al primo successo con gli Spurs, mentre sorride anche anche Chicago a circa due settimane dal via della nuova stagione.
I Bulls sul parquet dei Cleveland Cavaliers vincono 116-112, con 21 punti messi a segno da White, top-scorer dell’incontro.