Si scrive Jannik Sinner, si legge numero uno del mondo. Già, perché l’Azzurro chiuderà definitivamente la stagione in vetta alla classifica ATP grazie al successo di Shanghai contro Djokovic.
Un primato conquistato durante il Roland Garros e che l’altoatesino non ha più mollato. E se quota 100 titoli per Djokovic può attendere, i tornei vinti da Jannik diventano 17, di cui sette quest’anno.
Ne fanno parte due Slam e tre Masters 1000, ma la stagione non è ancora finita. Perché se nei prossimi giorni Sinner parteciperà al Six Kings Slam in Arabia, il torneo più ricco del mondo con un montepremi da 6 milioni di dollari, la stagione poi si concluderà con il 1000 di Parigi, le Finals e la Coppa Davis.
L’en plein è alla portata ma sicuramente due sono gli obiettivi principali: prendersi la vittoria in casa a Torino, sfuggita lo scorso anno proprio contro Djokovic in finale, e bissare il successo con la Nazionale azzurra a Malaga.
Tutto alla portata di uno Jannik capace di restare concentrato seppur al centro del caso doping. E’ bene ricordare che l’Azzurro è stato prosciolto già in due appelli, ma la WADA ha comunque voluto presentare un ultimo ricorso al TAS.
Pressioni che gli hanno tolto il sorriso in qualche circostanza, ma non i successi visto che continua a macinare vittorie e punti. La crescita dal 2023, infatti, è stata esponenziale e due dati più di altri lo dimostrano: i bilanci negli scontri diretti con Djokovic e Medvedev.
Da 1-4 col serbo a 4-4 e da 2-6 a 7-7 con il russo. Evidenti, dunque, i miglioramenti e una velocità di crociera che gli hanno permesso di restare davanti anche al suo amico e rivale, Carlos Alcaraz, nonostante lo spagnolo sia avanti negli scontri diretti.
Ma non c’è fretta, Jannik guarda per step e ora vuole chiudere al meglio questo 2024 da sogno. Poi la testa andrà al nuovo anno dove al primo Slam della stagione si presenterà da campione in carica.
Tra gli obiettivi futuri ci sarà quello anche di migliorarsi sulla terra perché i titoli vinti quest’anno sono arrivati tutti sul cemento veloce, anche se la stagione in rosso è stata decisamente sfortunata tra infortuni e forfait dell’ultimo secondo. Una cosa è certa: è dell’Italia la stella più lucente di tutto il firmamento mondiale del tennis.