NBA: LeBron al capolinea? Dichiarazioni sul ritiro
L’irriducibile ormai trentottenne ala dei Los Angeles Lakers non è bastato ad evitare l’eliminazione in semifinale dei playoff subita questa notte per mano dei Denver Nuggets. Nonostante l’ennesima incredibile prestazione di LeBron James con a referto 40 punti, 10 rimbalzi e 9 assist (il migliore in questo match tra le due squadre), i Nuggets di Nikola Jokic chiudono la serie sul 4 a 0 volando alle Finals. Nessuna possibilità lasciata aperta per i Lakers che avevano provato a rientrare in tutti i modi nella corsa all’anello ottenendo una qualificazione ai playoff assolutamente impensabile considerando un inizio di stagione disastroso.
A fine partita il Re, molto amareggiato, ha rilasciato dichiarazioni inaspettate, sostenendo che valuterà il suo ritorno in campo nel prossimo futuro e che rifletterà sulla sua permanenza nella lega. Quindi, l’appena conclusa 20esima stagione in NBA per LeBron James potrebbe essere stata anche l’ultima che vedrà “il prescelto” calcare i parquet americani, non volendo più rinunciare a concorrere per il titolo in questa fase finale della sua carriera e non sapendo se ci saranno le condizioni fisiche e mentali opportune per far fede a questo obiettivo.
BASKET: Un ritiro certo in NBA c’è e fa scalpore
Anche Carmelo Anthony, coetaneo di LeBron e avversario/amico di sempre, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dalla scena. Il dieci volte All-Star NBA, membro del team del 75esimo anniversario dell’NBA e nono miglior realizzatore di tutti i tempi, abbandona i campi da gioco seguito dall’affetto manifestato dalle più grandi stelle dell’NBA che lo hanno salutato virtualmente sui social. Tra questi, lo stesso LeBron che lo ha definito “uno dei più grandi giocatori che io abbia mai visto”.
Alla superstar, che ha fatto l’annuncio tramite un commovente video, era mancata in carriera solamente la vittoria del titolo NBA.
PLAYOFF NBA: Prima volta storica per Denver
I Nuggets eliminando i Lakers in gara quattro e portandosi 4 a 0 nella serie, accedono alle Finals per la prima volta nella storia del club. Sono campioni della Western Conference ed ora aspettano la vincente tra Boston e Miami per dar inizio alla serie che potrebbe portare al loro primo titolo NBA.
Prime Finals anche per l’Mvp di questi Denver Nuggets, Nikola Jokic, trascinatore dei suoi in questa impresa storica che potrebbe finalmente consacrarlo come uno degli attuali migliori giocatori della lega, nonostante le numerose critiche che lo hanno sempre inseguito.
TENNIS: Medvedev conquista Roma
Domenica Daniil Medvedev ha conquistato Roma, portando a casa la sua prima vittoria in un master 1000 sulla terra, sua condizione non prediletta. Anzi, il russo ha commentato “mi sorprende vincere un torneo Masters 1000 sulla terra perché odiavo questa superficie” e ha aggiunto anche che ora, aggiunto questo importante successo in carriera, la terra, ovviamente, lo aggrada maggiormente, non escludendo un cambiamento di rotta.
L’altro finalista era il ventenne numero sei al mondo Holger Rune, battuto in due set (5-7 e 5-7) in un match equilibrato sotto molti aspetti, dove il danese ha cercato di dare il meglio di sé e di metter in difficoltà il russo, dopo aver anche disputato una grandissima semifinale contro Casper Ruud in cui ha sfoderato un gran tennis, recuperando un set di svantaggio.
CALCIO: Ancora razzismo, scende in campo tutto il mondo dello sport
Nuovamente gravi episodi di razzismo hanno interessato il calcio e in particolare l’ormai costantemente preso di mira attaccante del Real Madrid Junior Vinicius. Il brasiliano, nel match contro il Valencia di domenica scorsa perso per 1 a 0 dal Real in trasferta, era stato anche espulso dall’arbitro per aver reagito dopo che i “tifosi” padroni di casa gli avevano riservato cori pesantemente offensivi durante tutto il match. L’intero mondo del calcio, e non, sta manifestando in questi giorni supporto alla condizione subita in maniera reiterata dall’attaccante del Real che sta denunciando anche sui social con testimonianze video, quanto accade sistematicamente nei suoi confronti.
Ad intervenire sul tema anche il suo allenatore, Carlo Ancelotti, che in un’intervista ha richiamato l’attenzione di tutta la Spagna, definendola un paese non a stampo razzista, e sollecitandola ad intervenire nei confronti di questa grave situazione diventata insostenibile. Continuano arresti sporadici ma come continuano le minacce di morte (oltre agli insulti e le offese) nei confronti del brasiliano. Il problema sembra essere molto più ampio di due-tre persone, come sostiene lo stesso Ancelotti.
È diventata anche una questione politica e di fatto anche alcuni leader politici brasiliani hanno manifestato solidarietà alla situazione della superstar del Real con interventi che hanno portato perfino allo spegnimento del Cristo Redentore di Rio de Janeiro in segno di protesta contro questi atti di violenza.
La mobilitazione politica sta interessando anche la Spagna con la quale il Brasile aveva firmato lo scorso 10 maggio un accordo bilaterale contro il razzismo e la xenofobia.
JUVENTUS: Penalizzazione e mobilitazione generale
A pochi minuti dall’inizio del match di Serie A tra Empoli e Juventus di lunedì 22 maggio è arrivata la comunicazione della sentenza per l’inchiesta che vede la stessa Juventus indagata da diversi mesi e che ha sancito nuovamente la decurtazione di dieci punti per i bianconeri nel campionato in corso. La precedente penalizzazione avvenuta solo qualche mese fa era stata poi successivamente annullata per poi ritrovarla questa settimana confermata ma diminuita di cinque punti.
La lungaggine processuale e decisionale, così come i non pochi danni consequenziali che hanno visto coinvolte gran parte delle squadre che prendono parte al campionato di Serie A, hanno portato a commenti negativi e a un generale malcontento diffuso in merito alla gestione di tale provvedimento da parte degli organi competenti.
Ad esprimersi a riguardo, tra i tanti, c’è stato il presidente della Lazio Lotito che ha si è dichiarato contro gli atti di sciacallaggio che vedono gioire ed approfittare di situazioni che costituiscono danno ad altre squadre, oscurando così i valori morali legati ad uno sport. Ha inoltre sottolineato che “il club bianconero è un punto di riferimento importante per il calcio italiano ed internazionale” e che non è opportuno, quindi, puntare il dito contro un club che sta attraversando un momento interno difficile e molto complicato.
Anche l’allenatore della Roma Jose Mourinho si è espresso duramente in merito, definendo il provvedimento uno scherzo essendo arrivato a due giornate dalla fine del campionato, sostenendo che è stata, con tutte le vicende in piedi da diversi mesi, compromessa la regolarità del campionato. Ha inoltre mostrato solidarietà nei confronti del collega Max Allegri, dei giocatori della Juventus, comprendendo il disagio che chi è impegnato a svolgere giornalmente il proprio lavoro, ha dovuto subire.
A muoversi ci sono anche il ministro dello Sport Abodi e il presidente del CONI Giovanni Malagò che sono intervenuti a riguardo, confermando che sarà premura immediata assicurarsi di accorciare e regolamentare le tempistiche che si verificano in casistiche come questa.
CALCIO ESTERO: Fine dell’era Bayern Monaco?
Dopo dieci anni di scudetti consecutivi è arrivato il momento che il Bayern ha trovato un successore? Con la recente vittoria del Borussia Dortmund sull’Augsburg di lunedì pomeriggio e la sconfitta casalinga del Bayern per mano del Lipsia, il club di Dortmund si è portato a +2 sul Bayern, mettendo in discussione quasi definitivamente l’undicesimo titolo consecutivo per il club di Monaco di Baviera. Adesso il passo è più importante che mai e, mancando una sola giornata alla fine del campionato tedesco, l’ipoteca del Dortmund con la conquista degli ultimi tre punti sembrerebbe un quasi scacco matto.
Il Dortmund non trema e rifila un sonoro 3-0 all’Augsburg con doppietta di Haller.
Entrambe le squadre scenderanno in campo il prossimo sabato alle 15:30 per un’ultima sfida stagionale che decreterà definitivamente i Campioni di Germania 2022/2023.