A partire da questa sera gli appassionati di tennis scopriranno se domenica a New York ci sarà o meno la possibilità di ottenere la rivincita sulla scorsa finale di Wimbledon da parte di Novak Djokovic nei confronti di Carlos Alcaraz. Nel frattempo è arrivato già il responso dal campo per le prossime due finaliste del tabellone femminile dello US Open. Saranno Coco Gauff (n.6 al mondo) e Aryna Sabalenka (attuale n.2 al mondo) a darsi battaglia, vincitrici delle rispettive semifinali che hanno premiato la giovane padrona di casa e la bielorussa, già certa di spodestare Iga Swiatek dalla prima posizione del Ranking WTA a partire da lunedì.

Preparandosi alla finale femminile…

I precedenti tra le due tenniste dicono 3-2 in favore di Gauff, che ha vinto anche l’unico scontro diretto di quest’anno andato in scena a Indian Wells. La prima delle due finaliste a scendere in campo è stata proprio l’americana contro la Muchova, in una replica della recente finale di Cincinnati che aveva visto prevalere la ceca. Anche questa volta il match non si è rivelato particolarmente spettacolare, specie nella sua prima parte. Gauff si è imposta per 6-4 e 7-5 in poco meno di due ore di gioco, con la partita che è stata interrotta a inizio secondo set per quasi un’ora a causa della protesta pacifica di tre manifestanti contro i combustibili fossili.
Come detto, in finale troverà appunto la Sabalenka, autrice di una straordinaria prova di carattere. La bielorussa ha infatti superato Madison Keys, numero 17 del seeding, rimontando per due volte un set e un break di svantaggio. Il punteggio finale dice 0-6, 7-6 e 7-6 in favore della n.2 al mondo dopo due ore e 35 minuti di battaglia.

Aspettando il maschile…

Gli appassionati sognano una nuova finale slam tra Alcaraz e Djokovic, dopo l’epica battaglia di Wimbledon che ha visto vincere lo spagnolo. Una prima rivincita Nole se l’è già presa a Cincinnati, ma ben altro messaggio sarebbe se arrivasse un successo sul cemento di New York. Prima, però, ci saranno le due semifinali da disputarsi e se Alcaraz dovrà affrontare Medvedev, il serbo si ritroverà contro l’astro nascente del tennis statunitense, Ben Shelton.
Vent’anni, voleva giocare a football, ma alla fine ha scelto il tennis e dopo i quarti conquistati agli Australian Open, ora vuole stupire nel torneo di casa. Certo non sarà semplice, ritrovandosi di fronte una macchina da record che, dopo aver spazzato l’altro tennista di casa, Taylor Fritz, si è regalato l’ennesimo primato in carriera, strappandolo a Federer. Ha raggiunto 47 semifinali del Grande Slam. E tredici sono solamente agli US Open. Numeri che sono figli di un campione assoluto che vuole affermarsi ancora tra i migliori tennisti mai esistiti, sconfiggendo anche l’età e sfidando le nuove generazioni.

Strada complicata per Alcaraz

Nell’altra semifinale a cercare di fermare l’avanzata del giovane Carlos ci sarà Daniil Medvedev. I testa a testa tra i due vedono lo spagnolo avanti di uno, perché in tre incontri complessivi, due sono finiti con altrettanti successi per Alcaraz, mentre solamente una è stata la vittoria del russo e risale ai primi turni di Wimbledon 2021. Gli altri incontri sono stati tutti in questa stagione ed entrambi con lo stesso epilogo: vittoria in finale a Indian Wells e in semifinale all’All England Club dello spagnolo.
Questo non significa che Alcaraz potrà abbassare la guardia o sentire la finale in pugno perchè il russo è in gran forma e lo dimostra il suo percorso netto all’interno del torneo. Non per ultima la vittoria contro l’ostico Rublev ai quarti di finale, liquidato in tre set e meno di tre ore di gioco.