Il massimo campionato di basket italiano è ripartito con una favorita d’obbligo – i Campioni d’Italia in carica di Milano – ma che ha già commesso un passo falso in questo breve avvio di stagione, al momento con tre gare all’attivo.

La favorita

Nel penultimo match la caduta a Napoli è stata fragorosa, anche se ha tutto l’aspetto di un incidente di percorso arrivato però probabilmente nel momento sbagliato. Erano passate appena 48 ore dalla sconfitta dolorosa (e tutto sommato immeritata) di Istanbul contro il Fenerbahce in Eurolega. Nulla cambia nel giudizio complessivo dell’Olimpia, che secondo addetti ai lavori e analisti delle società di scommesse è la prima candidata al successo finale, anche dopo il ritiro di Gigi Datome.

I rinforzi per l’Olimpia

Non potrebbe essere altrimenti scorrendo i nomi che sono arrivati alla corte di Giorgio Armani. Nikola Mirotic, strapagato asso montenegrino strappato al Barcellona, è l’asso nella manica per tentare il colpaccio anche in Eurolega, dove la concorrenza è però di altissimo livello. Per il campionato italiano, il roster sembra davvero di un altro livello.

A guidare la squadra è arrivato Maodo Lo, regista campione del mondo con la Germania, ora ai box per un infortunio. Dal Maccabi ecco il massiccio lungo Alex Poyhtress, mentre anche nel “reparto” italiani l’Olimpia ha deciso di cambiare: via Paul Biligha, Tommaso Baldasso e Davide Alviti, sono arrivati Giordano Bortolani, già in luce in Supercoppa, Diego Flaccadori e Guglielmo Caruso.

La rivale n.1

L’unica possibile rivale per Milano è la solita Virtus Bologna, avversaria per l’ennesima volta anche l’anno scorso fino a gara 7 in finale. Lo shock di inizio stagione in casa Virtus, con l’esonero di Scariolo e l’ingaggio subito vincente in Supercoppa di Luca Banchi, sembra già superato: vittoria in finale di Supercoppa contro Brescia e tre su tre in campionato.

Rinnovo in casa Virtus

Anche qui qualche cambiamento, in particolare con la rinuncia al genio di Milos Teodosic. Al suo posto, dall’Alba Berlino è arrivato il play statunitense Jaleen Smith che offrirà meno estro ma più solidità alle “Vu nere”. Colpo importante è stato quello dell’ala serba Ognjen Dobric, soprattutto in chiave europea.

Sotto canestro si punta ancora su Jordan Mickey, con il supporto dei nuovi Bryant Dunston e Devontae Cacok. Un posto al sole (di nuovo) lo cerca anche Achille Polonara: se troverà il feeling giusto con i compagni, un gran colpo.

Le outsider da tenere d’occhio

Sarà probabilmente ancora Milano-Bologna, dunque, al netto di sorprese. A poter recitare la parte della guastafeste sono tre squadre, in primis la Germani Brescia che ha aggiunto a un roster molto solido tre nomi di spicco come Semaj Christon, Jason Burnell e Miro Bilan.

Tommaso Baldasso, dopo un periodo milanese tra alti e bassi, ha la sua occasione con Derthona, che vivrà la sua prima stagione internazionale. In regia, accanto all’ex romano, ci sarà anche Chris Dowe, mentre a far canestro ci penserà Retin Obasohan e occhio anche a TaShawn Thomas. Da Bologna è arrivato un giocatore di squadra come Kyle Weems, mentre un buon contributo è atteso anche da Arturs Strautins e Andrea Zerini.

La Reyer Venezia è un’altra delle formazioni che hanno ambizioni di alta classifica, anche se la società veneta ha dovuto subito sciogliere il caso di Bruno Caboclo, il centrone brasiliano che prima ha firmato con la Reyer e poi ha fatto un passo indietro.

Al suo posto Kyle Wiltjer, che si è subito presentato con numeri da giocatore di rendimento. Toccherà a coach Spahija, una vita da giramondo del parquet in tutta Europa, mettere insieme gli ingredienti necessari per far tornare il grande basket in laguna.