Dopo quindici giornate, prosegue il testa a testa tra Venezia e Parma in vetta alla classifica del campionato di Serie B. I lagunari hanno calato il tris tra le mura amiche contro l’Ascoli, trascinati dalla doppietta di Gytkjaer e dal gol di Altare, mentre gli emiliani hanno esultato in pieno recupero in trasferta a La Spezia grazie ad uno sfortunato autogol di Moutinho nell’ultima azione dell’incontro.
Sul gradino più basso del podio c’è il Como, a cui è bastata una rete di Abildgaard per imporsi nella tana del Sudtirol, mentre al quarto posto troviamo un Catanzaro protagonista di una bellissima affermazione nell’anticipo del “Barbera” di Palermo con Iemmello e Biasci decisivi per la truppa giallorossa.
Nel fine settimana, inoltre, è andato in scena il sentitissimo derby tra Modena e Reggiana, vinto dai primi per 2-1 per la gioia del numeroso pubblico presente sulle tribune del “Braglia“. Ma a far discutere è soprattutto la crisi dei grandi club della cadetteria. A cominciare dal Palermo il cui attacco fatica e non poco, basti pensare agli appena 14 gol fin qui segnati di cui solo 6 nelle ultime 7 partite. Anche in difesa la situazione non è migliore, con i gol subiti che sono più che raddoppiati rispetto ad inizio stagione.
La proprietà al momento conferma l’allenatore Corini, ma la pazienza non sarà illimitata. Occhi puntati anche su Rinaudo. Ma attenzione anche a Bari, Brescia e Samp, perché se il Palermo, almeno per ora, è all’ultimo posto utile per la zona playoff, lo stesso non si può dire per i blucerchiati di Pirlo, reduci dal ko contro il Brescia per 3-1 che mette nuovamente in dubbio quanto si era invece visto nelle precedenti tre uscite con altrettanti successi.
I 16 punti fin qui conquistati la tengono lontana 8 lunghezze dalla zona playoff, mentre il Bari ne conta sei di punti dall’ottavo posto, ma anche qui la situazione è tutt’altro che rosea visto che il club pugliese non vince ormai da oltre un mese. Nelle ultime tre partite, infatti, ha totalizzato appena un punto. In zona retrocessione, oltre al momento “no” dello Spezia c’è da segnalare anche la crisi senza fine della Feralpisalò, sempre più ultima in classifica.
I gardesani, battuti 1-0 al “Garilli” di Piacenza dal Cittadella, chiudono la graduatoria con appena sette punti in quindici partite e in questo primo scorcio di stagione sono riusciti a vincere soltanto una volta, a fronte di quattro pareggi e ben dieci sconfitte. Può respirare, invece, la Ternana, a segno per 3-1 a Cosenza (doppietta di Raimondo e gol di Casasola) e ora terzultima a quota 11, ma soprattutto con tre risultati utili consecutivi sulle spalle, validi per approcciare al meglio il prossimo scontro diretto proprio con la Feralpisalò.