L’ultima giornata di Serie A ha acuito ancora di più alcune situazioni di difficoltà delle squadre romane, in termini di gioco e di risultati. I giallorossi hanno perso in maniera abbastanza netta a Bologna e in meno di sette giorni sono passati dal quarto posto che vale la Champions Leaguead essere fuori dall’Europa, ottavi, appena due punti sopra il Torino.

Fronte Roma

E’ vero che la classifica è corta, il quarto posto dista appena tre punti, ma con un’altalena di risultati inaccettabile e con un calendario sempre più complesso – arrivano in successione sfide come Napoli, Juventus, Atalanta e Milan – c’è il rischio molto serio di non riuscire a risalire più. A pesare è soprattutto l’assenza di Paulo Dybala che sembrerebbe prolungarsi fino all’inizio del 2024.

La “Joya” e Lukaku sono imprescindibili e il ritorno di ‘BigRom‘ con il Napoli fa ben sperare, anche perché all’Olimpico, con il pienone dei tifosi, la squadra ha un altro rendimento rispetto a quando è lontana da Roma. Con il 2-0 di Bologna sono diventate 9 le sconfitte in trasferta da gennaio ad oggi.

Caso Mourinho

Poi c’è il caso Mourinho. Lo Special One dopo il ko del Dall’Ara ha spostato l’attenzione, come sa fare bene lui, sulla volontà di restare a Roma. Ha aperto le porte ad un nuovo contratto, ben sapendo di avere dalla sua parte la volontà popolare e rilanciando la palla ai Friedkin che intendono ancora aspettare per decidere, attendendo risultati ma anche sostenibilità finanziaria per il contratto del tecnico e la costruzione della squadra da affidargli.

La Roma è in affanno e dovrà affrontare 6 gare importanti in 22 giorni con il perno della difesa Gianluca Mancini acciaccato e senza sostituti nel reparto difensivo, viste le situazioni di Smalling e Kumbulla, oltre all’assenza di Ndicka che a gennaio partirà per la Coppa d’Africa. L’unico che può tamponare la situazione è Tiago Pinto sfruttando la sessione di mercato invernale.

Fronte Lazio

Non è molto allegra anche la situazione sull’altra sponda del Tevere, con la Lazio sconfitta in casa dall’Inter e scivolata in 11esima posizione con appena 21 punti, ben nove in meno rispetto allo scorso anno. I biancocelesti sono estremamente distanti da quanto pensavano di poter fare e da quanto fatto nella passata stagione.

Se si toglie il risultato della qualificazione agli ottavi di Champions League, la formazione di Maurizio Sarri è ancora alla ricerca della strada giusta. Per il tecnico le difficoltà iniziano ad aumentare con la piazza che comincia a dare segni di insofferenza. In campionato la Lazio fa molta fatica, deve ritrovare continuità di risultati anche perché il quarto posto è distante 7 punti. Il presidente Lotito non pensa all’esonero e Sarri non fa passi indietro. Si andrà avanti almeno fino a giugno, quando ci sarà da capire che direzione vorrà prendere la Lazio.