E’ arrivata dalla Corte di Giustizia Europea una sentenza che si può definire storica e che potrebbe essere dirompente come quella del 1995 per il caso Bosman. La Corte Europea ha di fatto ha sancito e confermato la posizione dominante nel calcio internazionale di Uefa e Fifa, riaprendo discorsi che si erano assopiti, anche se mai definitivamente chiusi.
Plaudono alla decisione della Corte Real Madrid e Barcellona, oltre ad Andrea Agnelli, mentre arriva la contrarietà di Uefa e Fifa e di tanti altri club.
Le dichiarazioni ufficiali
Secondo la Corte di giustizia Ue la Uefa non può esercitare il monopolio sul calcio e sarebbe legale creare una competizione parallela gestita dai club. “Le norme Fifa e Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Super League, sono contrarie al diritto dell’Ue. Sono contrari alla bassa concorrenza e alla libera prestazione dei servizi“, spiega la Corte nella Sentenza C-333/21 sulla Superlega.
“Le norme Fifa e Uefa che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni, sono illegali. Non esiste un quadro normativo per le norme Fifa e Uefa che garantiscano che siano trasparenti, obiettive, non discriminatorie e proporzionate.”
“Allo stesso modo, le norme che attribuiscono alla Fifa e all’Uefa il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti relativi a tali competizioni sono tali da restringere la concorrenza, data l’importanza per i consumatori dei media e i telespettatori nella Comunità europea“.
I commenti
“Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro“, esulta Bernd Reichart, Ceo di A22 Sports, la società che intende organizzare la Superlega, dopo la sentenza. “Ai club saranno garantiti redditi e contributi di solidarietà“, ha aggiunto per poi lanciare il nuovo progetto della Superlega che prevede un torneo da 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni.
Il funzionamento della Superlega
Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base ad un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Prevista anche una piattaforma streaming per la visione gratuita di tutte le partite. Nel progetto della società che cura la Superlega si parla di: Star League e Gold League, composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo, la Blue League, è costituito da 32 club, con la partecipazione basata sul merito sportivo, senza membri permanenti e la promozione e retrocessione annuale tra le leghe.
La promozione nella Lega Blue di terzo livello si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.
Le reazioni avverse
“Il calcio rimane unito e proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo“, la reazione del presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin. “Puoi essere o parte del sistema o fuori, la decisione è individuale. Qualsiasi competizione all’interno della Uefa deve riconoscere il merito sportivo e sottostare a regole come il rispetto del calendario internazionale“, ha aggiunto il numero 1 dell’Uefa ribadendo che il progetto Superlega invece “non abbraccia principi come il merito sportivo su cui si basano le competizioni Uefa e Fifa“. La battaglia sembra essere di nuovo solo all’inizio.