Il Napoli cercherà con il mercato di gennaio di rimettere in piedi una squadra che ha perso identità. Dopo la cavalcata scudetto dello scorso anno sotto la guida di Luciano Spalletti, il numero uno del club partenopeo Aurelio De Laurentiis, volente o nolente, ha cambiato ‘quasi’ tutto. Sono partiti oltre al tecnico di Certaldo, poi approdato nella Nazionale azzurra al posto di Mancini, anche il ds Cristiano Giuntoli, andato alla Juventus, il difensore Kim verso la Germania, al Bayern Monaco, e l’attaccante Lozano andato al Psv.

Sembravano partenze che potevano essere compensate, ma la chimica con Rudi Garcia non si è riprodotta, fino all’esonero del tecnico francese e la chiamata per l’ex Walter Mazzarri, ma anche qui le cose non sono andate come desideravano tutti.

La pesantissima sconfitta per 3-0 contro il Torino ha fatto esplodere la rabbia dei tifosi, non solo quelli presenti all’Olimpico Grande Torino. A fine gara la squadra è andata a testa bassa sotto la curva per dei numeri che rispetto alla passata stagione, sono impietosi.

Il Napoli è appena al nono posto in classifica con 28 punti, anche se a -5 dal quarto posto, obiettivo minimo per la stagione, ma addirittura a -20 dall’Inter capolista e campione d’Inverno.

Un momento sportivamente drammatico per i campioni d’Italia in carica che ora sono attesi dal ‘derby’ campano con la Salernitana, altra squadra che fatica a risalire dall’ultimo posto in classifica.

Per quanto riguarda il Napoli, al di là della debacle contro il Torino, ha dei numeri complessivi di questo girone di andata tragici per come si era partiti.

Il Napoli, infatti, è la squadra campione uscente a fare in assoluto meno punti da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (2003-2004) e rispetto alla passata stagione gli azzurri vantano 22 punti in meno: nel 2022-2023 a metà torneo Spalletti aveva girato a 50, meglio dei nerazzurri di Inzaghi quest’anno. Ma per i partenopei ancora più sconcertanti sono i numeri dell’attacco atomico composto da Osimhen, Kvara e Lozano.

Il Napoli non ha trovato il gol per la quarta partita di fila tra Serie A e Coppa Italia con l’ultima rete segnata che risale al 16 dicembre.

La squadra doveva essere rinvigorita dall’arrivo di Mazzarri ma anche il bilancio del tecnico di San Vincenzo è in rosso: nelle sue prime dieci partite alla guida della squadra ha raccolto 3 vittorie, un pareggio e 6 sconfitte.

Per ricompattare il gruppo la società ha scelto di mandare la squadra in ritiro in un albergo di Pozzuoli dove la squadra rimarrà fino a sabato quando, nel pomeriggio, è in programma al ‘Maradona‘ la partita con la Salernitana.

Per rinforzare la squadra a gennaio il nome di Lazar Samardzic è quello più caldo. L’arrivo del centrocampista tedesco naturalizzato serbo all’ombra del Vesuvio è stato aperto dalla cessione di Eljif Elmas. Il Napoli avrebbe già un accordo di massima con l’Udinese (anche se nelle ultime ore la Juventus sta provando ad inserirsi nella corsa al calciatore) per portarlo al Maradona per 25 milioni di euro bonus compresi.

C’è stato poi l’arrivo dell’esterno basso Pasquale Mazzocchi dalla Salernitana, anche se l’esordio non è stato fortunato, con una espulsione dopo 5 minuti dal suo ingresso in campo.

Ci si muove poi sugli esterni offensivi: l’ultimo nome è quello di Cyril Ngonge, ala del Verona. La valutazione del belga si aggira sui 12 milioni di euro, ma De Laurentiis punta ad un prezzo inferiore, sugli 8-9 milioni.