Quando si dice che i soldi possono comprare tutto ma non la felicità, è vero. E forse, anche nel calcio dei petrodollari arabi, ce lo insegna Henderson, accorso verso il richiamo del denaro dopo 12 lunghi anni di militanza nel Liverpool, ma ora pronto a tornare in Inghilterra (o comunque in Europa) dopo aver assaggiato un po’ di una cultura che promette poche libertà e tanti sgravi fiscali.

Caso Henderson

Da sempre Henderson è stata un’icona della comunità Lgbtq+, un aspetto che in Arabia non poteva trasparire, al punto che in estate era stato presentato con un bizzarro video in bianco e nero per scolorire la sua fascia di capitano arcobaleno. Se decidesse di fuggire già in questa sessione invernale perderebbe decine di milioni di euro, ma il calciatore, nonostante tutto, sembra deciso a ritornare sui suoi passi. E, soprattutto, non sembra essere l’unico ad aver avuto qualche ripensamento.

Ombra Benzema

Si rumoreggia che anche Benzema sia in uscita a stretto giro, con il Manchester United già alla porta. Tra l’altro alcune settimane fa, proprio l’ex pallone d’oro è letteralmente scomparso dall’Arabia e dai social, salvo poi ricomparire ma senza troppa convinzione. Dovesse andare via anche lui sarebbe l’ennesimo smacco verso gli emiri che stanno facendo di tutto per entrare prepotentemente nel panorama del calcio che conta, come dimostra anche la candidatura (unica) per i Mondiali del 2030.

Prestazioni deludenti

Chi, almeno per ora, non sembra avere ripensamenti è CR7, secondo in campionato con il suo Al Nasr, dietro l’Al Hilal di Neymar (infortunato), Koulibaly e Milinkovic-Savic. Peggiore la situazione dell’Al Ettifaq, di Gerrard e Henderson, che sta andando male nel campionato saudita. È solamente ottavo, a ben 28 punti dalla capolista e non vince nemmeno dal 28 ottobre scorso.

Non a caso ha lasciato anche il vice di Gerrard, Ian Foster, il quale ha rinunciato anche lui ai tanti soldi sauditi pur di tornare in Inghilterra ad allenare il modesto Plymouth Argyle (Serie B). E lo stesso ex capitano del Liverpool, visti i pessimi risultati della sua squadra, potrebbe saltare presto. In questa stagione, poi, ben 13 club su 18 hanno già cambiato allenatore e allargando il discorso alla Nazionale araba guidata da Roberto Mancini non si può certo dire che la situazione migliori.

Prospettiva Nazionale saudita

Arrivato a settembre, la prima vittoria con la nazionale risale addirittura a un mese fa e in una recente intervista l’ex ct della Nazionale Azzurra ha palesato lo stesso malcontento che aveva in Italia. “Anche qui posso scegliere tra pochi“. Insomma, sembra decisamente presto per parlare di un campionato in ascesa al netto di nomi altisonanti mossi nelle finestre di mercato che neanche sei mesi dopo sembrano già aver avuto i primi ripensamenti.