Tre sono gli ostacoli tra Sinner e il primo Slam della sua carriera: Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev.
I principali rivali di Jannik
Tutti hanno rispettato le aspettative al loro primo turno in Australia, fatta eccezione per Alcaraz che esordisce oggi nel torneo. Chi, paradossalmente, ha faticato di più, è stato il tennista serbo, costretto a rimanere in campo 4 ore ma portandosi a casa comunque good vibes in vista del secondo turno contro Popyrin.
E con il successo sul diciottenne croato Dino Prizmic, Nole ha ottenuto la sua novantesima vittoria all’Australian Open, diventando il solo giocatore nell’era Open con almeno 90 vittorie all’attivo in tre differenti tornei dello Slam (si aggiungono anche Wimbledon e Roland Garros).
Dei primi quattro del ranking, poi, quello che è rimasto meno in campo è stato Medvedev, approfittando del ritiro del qualificato francese Terence Atmane. Nessun problema nemmeno per Alcaraz che al secondo turno dovrà vedersela con uno dei rovesci più belli del circuito, quello francese di Gasquet. Mentre cadono due ex “big four” come Murray e Wawrinka.
Attenzione invece a quelle che potrebbero essere le sorprese di questo primo slam dell’anno, ovvero il giovane Shelton, in grado di imporsi in tre set su Bautista, e Dimitrov, anche lui al secondo turno e reduce dal successo a Brisbane, dove è tornato ad alzare un titolo che gli mancava dal 2017.
Gli italiani
Tutto secondo i piani, poi, per Jannik Sinner, che se dovesse mantenere le aspettative affronterebbe Djokovic in semifinale. Nel frattempo continua il suo percorso tutto olandese a Melbourne, perché dopo aver eliminato senza problemi in tre set Van de Zandschulp, ora sarà la volta del quasi coetaneo De Jong, classe 2000. Sono andati avanti anche Arnaldi, Cobolli, Zeppieri, Musetti e Sonego invece è atteso questa mattina.
L’unica nota stonata è stata quella di Matteo Berrettini, costretto a ritirarsi ancor prima di poter scendere in campo per i soliti acciacchi fisici che lo stanno ormai tormentando da un anno a questa parte. Due prime volte invece sono state quelle di Cobolli e Musetti.
Il toscano, testa di serie numero 25, non aveva mai vinto una partita nel tabellone principale di Melbourne (tranne che da juniores, dove aveva vinto il torneo nel 2019), mentre Flavio non aveva mai centrato un successo in un tabellone principale di uno slam.
Lorenzo ha battuto il francese Benjamin Bonzi in quattro set (7-6/7-6/4-6/6-2) dopo 3 ore e 34 minuti, in una partita combattuta, ed era ciò di cui aveva bisogno il numero due azzurro che ora dovrà vedersela con un altro transalpino: Van Assche. A Cobolli, invece, ora spetterà Kotov, mentre i match più difficili degli azzurri li avranno Sonego contro Evans e Arnaldi contro De Minaur.
Non è vietato sognare, anche se tutte le fiches azzurre sono riposte in Jannik che mai come nel 2024 punta alla posizione numero uno e al primo slam della sua carriera.