Una poltrona (al momento) per cinque, con due candidate principali e tante sorprese in vetta. La Premier League, ma di questo non c’è davvero nulla di cui stupirsi, resta il campionato più competitivo d’Europa.

Ed è pronta ora a entrare nella fase calda già nel prossimo weekend, quando alcune delle big come Liverpool e Manchester City scenderanno in campo per chiudere il programma della 21a giornata, eccezionalmente spezzata a metà nelle ultime due settimane. Sembrano essere infatti loro le squadre destinate a lottare fino in fondo per il titolo: più attrezzate, meglio allenate e, soprattutto, più abituate a vincere.

Fa scuola, in questo senso, soprattutto la formazione di Pep Guardiola che è tornata a macinare chilometri dopo un periodo molto complicato. Recuperato De Bruyne, infatti, la macchina perfetta ha ricominciato a correre a marce altissime con tre vittorie consecutive e una ritrovata manifesta superiorità rispetto agli avversari. Sarà curioso capire, d’altro canto, come i vincitori del Treble dello scorso anno gestiranno la spinosa questione Walker, il laterale difensivo “pizzicato” in un incredibile triangolo amoroso che gli costerà un divorzio e chissà quante altre scomode attenzioni da parte dei tabloid.

A guardare tutti dall’alto, tuttavia, c’è ancora il Liverpool di Klopp. Che, peraltro, non molla un centimetro nonostante l’assenza di Mohamed Salah, partito per la Coppa d’Africa con il suo Egitto e peraltro anche infortunatosi nel match contro il Ghana.

Nel Merseyside, tuttavia, hanno imparato a gestire l’assenza del loro uomo simbolo: nelle 10 partite di Premier in cui è stato assente dal suo arrivo, sette vittorie e tre pareggi per i Reds. Servirà trovare l’ottava contro il Bournemouth, squadra scomodissima che nelle ultime otto giornate è prima per punti conquistati (19).

Infine, le tre outsider. Ben più accreditata rispetto alle altre due, l’Arsenal a oggi quarto con una gara in meno, che tuttavia viene da un momento complicatissimo con una sola vittoria nelle ultime cinque gare di campionato. Servirà una scossa forte ai ragazzi di Mikel Arteta, che dovranno battere il Crystal Palace anche per scrollarsi di dosso un Aston Villa fisiologicamente meno arrembante rispetto a inizio campionato ma pur sempre terzo, e il fastidioso Tottenham di Ange Postecoglou, trascinato da un Richarlison finalmente in forma smagliante. L’unica certezza, comunque vada, è che sarà spettacolo puro fino alla fine.