Se non sta diventando un classico del tennis moderno poco ci manca. Jannik Sinner e Novak Djokovic saranno ancora l’uno di fronte l’altro, ma questa volta a fare da cornice non saranno né le Finals di Torino né la Coppa Davis di Malaga come per il finale dello scorso anno. Bensì la semifinale del primo slam dell’anno.

Condizione Sinner

Un remake di quanto successo già a Wimbledon qualche mese fa dove Nole spazzò via l’altoatesino, rimandando l’appuntamento dell’azzurro con la prima finale di un Major della sua carriera. Rispetto al match dell’All England Club, però, tutto è cambiato. Jannik sta esprimendo il suo miglior tennis e per molti addetti ai lavori è il tennista più in forma del momento.

Arriverà alla sfida contro il n.1 al mondo dopo aver battuto Van de Zandschulp, De Jong, Baez, Khachanov e Rublev senza perdere un solo set: una dimostrazione di forza enorme che preoccupa anche lo stesso Djokovic che guida il parziale contro il rivale per 4-2. Ma in due delle ultime tre occasioni ha vinto l’altoatesino.

Le prestazioni

Ma come dicevamo è Sinner che a Melbourne ha impressionato più di tutti fino a questo momento e non solo per gli zero set persi, ma anche per le appena 28 palle break concesse in cinque turni (di cui 26 annullate). Un messaggio di solidità al quale si aggiungono i numeri al servizio (contro Rublev il 64% di prime in campo e 76% di punti con la prima).

Muraglia Djokovic

Certo dall’altra parte della rete ci sarà chi in carriera, forte dei 14 anni di età di divario, vanta 24 slam (è il più titolato di sempre) e soprattutto dieci vittorie agli Australian Open. E’ ora a caccia dell’undicesima, ma soprattutto del riscatto contro chi a Malaga gli ha tolto la possibilità di vincere la Coppa Davis per la sua nazione. Un ‘affronto’ che vorrà cancellare già venerdì all’alba (ora italiana), tornando in finale.

D’altronde l’ultima sconfitta pesante di Nole fu quella contro Alcaraz a Wimbledon che valse il primo slam dello spagnolo. Anche lì Djokovic aspettò gli Us Open per la sua vendetta, poi concretizzata davanti al pubblico newyorkese. E lo stesso sta tramando contro Sinner perché da Melbourne parte anche il cammino verso l’unico vero obiettivo che gli manca: il Grand Slam Career.

Obiettivi 2024

Mai, infatti, è riuscito a portarsi a casa i 4 major in un solo anno, fermandosi, come lo scorso anno, sempre a tre. Inoltre il 2024 è anche l’anno olimpico e nel mirino del serbo ci sono l’oro a Parigi e il titolo in Coppa Davis per arricchire una bacheca già più che fornita. Intanto, però, c’è da godersi la semifinale contro Sinner che promette sicuramente spettacolo.