I derby non sono mai partite come le altre. Una frase apparentemente banale ma che nasconde una verità assoluta nel calcio. Se poi ad affrontarsi sono le due squadre di Manchester, allora la rivalità è ancora più accesa, soprattutto in una stagione che ha ancora molto da dire per entrambe, nonostante giochino per obiettivi sensibilmente diversi.

Il Manchester City – i cui fans erano definiti “vicini rumorosi” dai tifosi snob dello United – insegue a -1 il Liverpool capolista. Il Manchester United non è più invece quello dell’era Ferguson, ritrovandosi al sesto posto con 44 punti e a tre lunghezze dal Tottenham per un piazzamento nella prossima Europa League.

Quello di domenica pomeriggio, poi, sarà il derby numero 192 per un grande classico del calcio inglese. Di questi sono 169 i confronti giocati in Premier League e 22 quelli relativi a gare di coppe nazionali. Il bilancio totale, è di 78 successi per il Manchester United contro i 60 del City e, anche per quanto riguarda la sola Premier League, lo United guida con 25 successi contro i 19 degli avversari.

Il confronto e i dati

La squadra di Guardiola, però, negli ultimi anni è diventata il vero team da battere di Manchester, ma alla sfida contro lo United ci arriva dopo la vittoria poco convincente per 1-0 contro il Bournemouth. Tre punti comunque fondamentali perché arrivati in una gara che ha permesso ai Citizens di riportarsi comunque in pari per numero di partite giocate con le avversarie Liverpool e Arsenal.

Tre, infatti, sono le squadre in 3 punti, per una classifica cortissima in vetta alla Premier League. Dunque ogni partita potrebbe essere decisiva per guadagnare la testa del campionato. Il City, inoltre, in casa è imbattuto e ha la miglior difesa della Premier.

Il Manchester United invece arriva dalla sconfitta di Old Trafford con il Fulham, rimanendo comunque a 3 punti dal Tottenham e dalla zona coppe. Lascia ben sperare, però, il rendimento recente esterno dei Red Devils che arrivano da 3 vittorie di fila, nonostante fuori casa abbiano segnato appena 17 reti, meno quindi di tutte le concorrenti.

Le probabili scelte

Guardando alle probabili scelte dei due tecnici risulta solo Gvardiol nella lista degli assenti del City, con Guardiola che conferma la formazione scesa in campo nell’ultima di campionato (a centrocampo Alvarez favorito su Kovacic). Di contro ci sono dubbi in avanti per Erik ten Hag, con Forson che potrebbe lasciare il posto a Rashford confermando Hojlund unica punta in avanti.