Meno di un mese e il grande tennis sbarcherà in Italia. Roma si prepara ad accogliere i grandi campioni del circuito ATP, ma prima c’è da fare un salto in Spagna tra chi partecipa al 500 di Barcellona e chi subito dopo al 1000 di Madrid.
La superficie sarà sempre la terra rossa, la stessa di Montecarlo che ha visto rinascere Stefanos Tsitsipas, al terzo successo in terra monegasca dopo quelli del 2021 e del 2022. Ne sa qualcosa quest’anno il nostro Sinner, sconfitto in semifinale dove a pesare è stata anche una palla fuori non vista dall’arbitro e che ha fatto innervosire non poco Jannik. Le polemiche, però, le ha lasciate da parte, meglio riprendere a lavorare con un richiamo di preparazione che lo dovrà portare a dare il massimo a Roma.
In mezzo, come dicevamo, c’è Madrid. Il numero due del circuito è in entry list ma userà il torneo per mettere ulteriore benzina nelle gambe. Dunque nella capitale spagnola non andrà con le pressioni di dover vincere, le stesse che invece avrà a Roma e poi a Parigi perché nonostante la sconfitta di Montecarlo, quest’anno Sinner ha sempre fatto almeno semifinale in tutti i tornei ai quali ha partecipato, vincendo il primo slam a Melbourne, poi il 500 di Rotterdam e il 1000 di Miami.
Due i tennisti che lo hanno sconfitto: Tsitsipas (tornato in top ten) e Alcaraz a Indian Wells. Carlos, però, non sta attraversando il suo momento di forma migliore. Un problema al braccio lo ha prima costretto ad abdicare a Montecarlo e ora a Barcellona. Spera di farcela per Madrid, ma nessuno del suo staff vuole rischiare accelerando il recupero e incappando in stop più lunghi che potrebbero impedirgli di prender parte al secondo slam dell’anno (Roland Garros).
C’è poi il capitolo Djokovic. L’addio a Ivanisevic non ha ancora dato i frutti sperati. Anche nel Principato è arrivata un’altra delusione con l’eliminazione in semifinale da parte di Ruud, con il n.1 del circuito che arrivato ad aprile non è ancora riuscito a vincere un titolo. Tra l’altro dovrà contenere l’avanzata di Sinner che da numero due è attualmente a 1285 punti di distacco dalla vetta. Jannik sul rosso difende appena 585 punti, contro i 2.315 di Djokovic, i 2.265 di Alcaraz e i 1.280 di Medvedev. Dunque l’occasione è ghiotta per provare a piazzare la zampata decisiva entro Wimbledon. Nole è avvisato.