Mentre Nadal si gode l’abbraccio dei tifosi capitolini e ogni istante della sua ultima volta a Roma, dall’altra parte c’è un Djokovic pronto a esordire e “finalmente pronto a ripartire”.

La forma del serbo e n.1 del circuito non può essere la migliore “ma sono sulla strada giusta per essere al top al Roland Garros“, ha sottolineato Nole. Già, perché il vero appuntamento della stagione, ora, non si chiama Roma, bensì Parigi.

Prima con il secondo slam della stagione e poi con i Giochi che completerebbero un palmares stellare. Ancora presto per pensarci, soprattutto perché nel tabellone degli Internazionali si stanno sfilando in tanti.

Dopo l’annuncio di ritiro di Alcaraz è arrivato di Sinner e poi anche quello di Berrettini. Per il tennista romano è il terzo anno di fila senza il master 1000 di casa per quella che sembra ormai a tutti gli effetti una vera e propria maledizione.

Nessun infortunio, solo una condizione precaria che non gli permette di essere competitivo perché i medicinali presi dopo il forfeit di Madrid lo hanno debilitato tanto al punto di dover alzare bandiera bianca.

Oltre al numero 2 e 3 del mondo, al Foro Italico mancherà anche Jiri Lehecka, numero 23 del ranking in un otimo stato di forma. Il ceco si è fatto male nel corso del primo set della semifinale di Madrid contro il canadese Felix Auger-Aliassime. La schiena si è bloccata di nuovo e lo ha costretto al ritiro dopo sei game.

Niente da fare anche per Andy Murray, vincitore a Roma nel 2016 ed ex numero uno del mondo. Lo scozzese, attualmente numero 77, è fermo dal torneo di Miami quando ha subito la rottura dei legamenti della caviglia nel corso del match contro il ceco Tomas Machac. Un infortunio che lo terrà lontano dai campi ancora per un po’ di tempo.

E se Medvedev, non al meglio, ha sciolto le riserve e almeno il secondo turno lo giocherà, l’81^ edizione degli Internazionali diventa forse la più impronosticabile di sempre. Gente come Rublev, Ruud, Dimitrov e Zverev diventano seri candidati ad arrivare quantomeno fino in fondo.

Con le speranze italiane rilegate ormai a Sonego (che nel 2021 ha fatto semifinale a Roma) e Musetti.

Al femminile c’è Jasmine Paolini, ma sarà difficile scalzare le grandi a cominciare da Sabalenza e Swiatek, quest’ultima reduce dal successo di Madrid.

Intanto qualche azzurro fa già gioire i tifosi del Foro con le vittorie di Cobolli e Darderi che approdano così al secondo turno dove finisce anche Napolitano che avrebbe dovuto sfidare Berrettini, salvo veder poi annunciare il ritiro del romano.