Tutto pronto per il weekend del GP di Monaco, uno degli appuntamenti più attesi dell’intera stagione di F1.

Un’occasione mondana ma che profuma di storia, che vede il suo esordio datato nel 1929, diventando punto fisso del mondiale dal 1955, saltando solo nel 2020 causa Covid.

Weekend partito ieri con la prima sessione di prove libere alle 13.30, per poi arrivare alla gara di domenica con il via alle ore 15.

Come da tre stagioni a questa parte, l’uomo da battere sarà il solito Max Verstappen, capace di aggiudicarsi finora già cinque delle sette gare disputate nel 2024 e vincitore anche nell’ultimo appuntamento nel circuito cittadino di Montecarlo, secondo successo in carriera dopo quello del 2021.

A contendere il primo posto sotto la bandiera a scacchi a MadMax sarà Lando Norris, reduce da due secondi posti e una vittoria – quella di Miami, la prima di sempre – negli ultimi tre gran premi, ma mai sul podio su questo tracciato, proprio come il “padrone di casa” Charles Leclerc.

Il monegasco della Ferrari ho ottenuto sì due pole position, ma senza riuscire però a spingersi più in là del quarto posto, unica circostanza in cui è entrato in zona punti. Proverà invece a far meglio della piazza d’onore ottenuta tra 2021 e 2022 l’altro ferrarista, lo spagnolo Carlos Sainz.

In una gara dove è fondamentale partire in testa visto la difficoltà nei sorpassi, assume un peso specifico rilevante la qualifica di oggi pomeriggio.

Per ora pole position si legge Max Verstappen, con il tre volte campione iridato in carica capace di centrare l’en plein in stagione, 7 su 7, come Alain Prost nel 1993, striscia che si allunga a otto considerando l’ultima gara del 2023, un filotto riuscito in passato solo a un mostro sacro del Circus che prende il nome di Ayrton Senna, pilota più vincente nel GP di Monaco con 6 successi.

La Ferrari, capace di vincere solo in Australia con Sainz nel mondiale 2024, cerca un cambio di marcia dopo le ultime uscite e soprattutto un’occasione per trionfare in una gara che negli ultimi anni è diventata quasi un tabù, come dimostra l’unico successo, ottenuto da Sebastian Vettel nel 2017, negli ultimi ventitré anni.

Tuttavia, sarà difficile spodestare dal gradino più alto del podio la Red Bull, dominatrice finora della stagione e imbattuta a Montecarlo dal 2019, quando fu Lewis Hamilton a vincere, terzo acuto della carriera del britannico nella gara del Principato, dove ha conquistato ben sette podi, a meno uno dal recordman, sempre Ayrton Senna, fermo a quota otto.