Manca poco al fischio d’inizio della Copa America e il girone A vede i campioni in carica dell’Argentina nel gruppo con Canada, Perù e Cile.

L’esordio dell’Albiceleste – nella notte tra giovedì e venerdì – sarà contro i “Canucks” ed è ovvio che si presenti come la favorita non solo della partita, ma anche del girone e della competizione.

L’Argentina, priva di Paulo Dybala per scelta tecnica, ha vinto 9 delle ultime 10 partite, tra qualificazioni alla prossima Coppa del Mondo e amichevoli.

Per tornare all’ultima squadra che ha battuto l’Argentina bisogna arrivare alla gara del 17 novembre 2023 contro l’Uruguay. Quasi una vita fa, mentre nel frattempo ha continuato a mietere vittime, come nell’ultimo match amichevole, quello del 15 giugno, dove ha superato il Guatemala 1-4, con le doppiette di Messi e Lautaro Martinez.

Ruolino opposto per il Canada che arriva allo scontro con 3 vittorie nelle ultime 10 partite, poi 3 pareggi e 4 sconfitte. Attenzione però a sottovalutare i nordamericani che fanno della loro discontinuità una caratteristica che li rende difficili da prevedere, basti pensare all’amichevole internazionale, giocata il 9 giugno contro la Francia, e nella quale hanno strappato un interessante 0-0 ai transalpini, salvo poi, invece, uscire con una sconfitta contro l’Olanda, che si è imposta per 4-0.

Uno solo, poi, è il precedente tra Argentina e Canada e sorride decisamente ai sudamericani, capaci di vincere 5-0. Risale a 14 anni fa, ma i valori, oggi come ieri, restano gli stessi.

PERU’- CILE

Più equilibrata, invece, dovrebbe essere l’altra gara del gruppo A, quella tra Perù e Cile.

Il Subaru Park di Chester (Pennsylvania, Stati Uniti) ha ospitato l’incontro tra il Perù di Jorge Fossati e la selezione di El Salvador guidata dallo spagnolo David Doniga Lara.

L’ultimo test match prima dell’esordio della Bicolor in Coppa America che rievoca ricordi difficili da digerire. Come quelli del 2019, quando il Perù vola in finale a 44 anni di distanza dall’ultima volta.

Una vera e propria impresa quella della Nazionale di Gareca, capace di superare nettamente, nemmeno a dirlo, il Cile (che ritroverà all’esordio questa volta) e all’epoca campione in carica in una gara praticamente mai in discussione.

Rotondo il risultato, 3-0 in favore della Blanquirroja, che ha certificato una superiorità apparsa evidente sin dai primi minuti di gioco. S

orprendente l’intensità degli uomini di Gareca, il quale era finito nel mirino delle critiche della stampa e dei tifosi peruviani dopo il pesante 5-0 subìto dal Brasile nella fase a gironi. Ma proprio contro la Seleçao padrone di casa il Perù rimase sconfitto nell’ultimo atto della competizione, dal quale mancava dal 1975. Ci riproverà quest’anno, ma ancora da underdog.